«Assembramenti, code interminabili, disagi soprattutto per gli anziani» all’ufficio postale dell’Annunziata, a Messina: questo quanto denunciato dal consigliere comunale del gruppo Misto Ciccio Cipolla che chiede un intervento urgente di Poste Italiane.
A causa del coronavirus, nel rispetto delle norme di sicurezza, alcuni uffici postali hanno dovuto rivedere e ridurre i propri orari di apertura. Diversi utenti delle Poste di Messina, e in particolare dell’agenzia di via Luigi Einaudi, hanno segnalato al consigliere Ciccio Cipolla «gravi disservizi», lunghe code e disagi.
«Più di un residente – denuncia l’esponente del consiglio comunale di Messina – mi ha segnalato i gravi disservizi che si registrano quotidianamente all’Annunziata. Ho verificato personalmente e, causa Covid, gli uffici di via Luigi Einaudi, sono aperti solo tre giorni la settimana, lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 8,20 alle ore 13,35 (come conferma l’avviso affisso all’ingresso e riportato nella foto allegata al comunicato)».
«Mi risulta – precisa Cipolla – che l’utenza di questo ufficio si aggiri attorno alle 5mila persone, costrette a file interminabili. Oltre agli evidenti disagi, soprattutto per gli anziani, non vanno sottovalutati gli assembramenti che si vengono a creare. Ed è palese il controsenso, poiché il nuovo orario dell’ufficio postale dell’Annunziata è stato adottato in funzione del Covid-19. Motivo per cui sarebbe più opportuno spalmarlo su tutti i giorni della settimana e su più ore al giorno. È necessario, in tal senso, apportare dei correttivi urgenti per evitare che la situazione possa degenerare, soprattutto sotto il profilo epidemiologico. Da qui – conclude – il mio appello a Poste Italiane affinché intervengano tempestivamente».
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Il problema in quell’ufficio postale è sempre esistito, anche prima del Covid. È sempre stato un ufficio lento e inefficiente