L’OrSa: “Atm, ma quanto ci costi? E quanti incarichi e promozioni”

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Il sindacato OrSa chiede che si faccia luce su quanto emerge dalla gestione di una Direzione ATM che – si legge in un comunicato – “potrebbe essere anche illegittima. Questo, per non doversi ritrovare tra breve solo un sacco di iuta forse troppo poroso perché abbia contenuti”.

Ecco cosa si legge sulla nota del sindacato: ” Un Direttore generale assunto a chiamata diretta anziché con un bando pubblico e privo dei titoli richiesti come recita l’art. 19 dello Statuto A.T.M.
Un Commissario Speciale ancora inspiegabilmente in carica, in sostituzione del Consiglio di Amministrazione, nonostante la cessata emergenza ambientale a suo tempo dichiarata dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
Sono errori troppo grossolani che il Sindaco non può sperare di collocare nel dimenticatoio con la tattica del silenzio.
Alla luce della cronica fase di crisi aziendale, tutt’altro che superata, alla scrivente O.S. sembrano inopportuni alcuni capitoli di spesa che potevano essere orientati per supportare il raggiungimento di obiettivi più nobili, come il risanamento di parte del debito pregresso, l’assunzione definitiva degli eterni precari e/o la trasformazione in full-time dell’orario di lavoro per tutti.

Di seguito solo alcuni esempi:
Determina del Direttore Generale; affidamento che prevede la spesa di 15.399,69€ di soldi pubblici per un’auto di “rappresentanza”– Giulietta 1.6 JTDM 120 cv; determina del Direttore Generale; nonostante la presenza di autisti impiegati in altri settori, l’azienda impegna una spesa presuntiva di 200.000€ oltre iva per la somministrazione di lavoro a tempo determinato della durata di 4 mesi per numero 20 unità da adibire alla guida dei mezzi aziendal; determina del Direttore Generale; affidamento che prevede la spesa di 44.613,45 € per la fornitura di 4 Fiat Cubo; determina del Direttore Generale; affidamento a “consulente esterno” per definire il fabbisogno organico e il modello di organizzazione del servizio, importo complessivo 39.000,00€.
In merito a quest’ultima, sarebbe stato opportuno attendere il fabbisogno organico stilato dal consulente, prima di procedere a promozioni, concorsi, riparametrazioni e quant’altro.
Anche il prossimo concorso del 16 marzo prossimo, per la selezione di tre coordinatori a parametro 230, sembra mirato.

Non vorremmo fare il “ Nostradamus” ancora una volta facendo anzitempo nomi di candidati che presentano omonimia con qualche consigliere comunale, così come abbiamo fatto con il concorso a parametro 154 per la scelta degli ausiliari come “assistenti alla clientela.

In buona sintesi l’ATM continua a funzionare come “promozionificio” senza specificare l’effettiva utilità degli avanzamenti pagati con soldi pubblici, e non ha l’umiltà di fare l’onesto mea culpa per le scelte sbagliate come quella di sostituire i Vigili Urbani con gli Ausiliari del Traffico che una recente sentenza di cassazione ha bocciato clamorosamente.

Qualcosa di simile si sta concretizzando anche nel settore della verifica dei titoli di viaggio, per tale incarico l’azienda avrebbe utilizzato anche alcuni parametri 138, esponendo a rischio tali lavoratori che per declaratoria non possono multare né chiedere documenti a eventuali utenti sprovvisti di titolo di viaggio.

Per non parlare della quarta area mobilità dove si registra una moltitudine di coordinatori che coordinano altri coordinatori; controllati che controllano i controllori, fra i quali i citati parametro 154 recentemente promossi, mentre a fare il lavoro sporco per strada e portare soldi in cassa sono sempre i pochi soliti anonimi figli di nessuno.

Ci chiediamo come mai la giunta, gran parte del consiglio comunale e gli altri sindacati non abbiano alcuna preoccupazione, dopo aver appreso da più parti richieste di trasparenza e legalità.

Forse siamo noi dell’OR.S.A. a non capire, forse siamo dei visionari che non sanno leggere uno Statuto, una delibera o determina ma abbiamo una certezza:l’Azienda non ha ereditato nulla di solido per poter sopperire a tutte le spese fatte sino adesso.
E’ nostro fondato timore che sperperare denaro pubblico, in questo momento di crisi, sia deleterio anche per un’Azienda sana, figuriamoci per un’Azienda che deve essere risollevata dopo tanti anni di tragica gestione politica, siamo convinti che dietro il silenzio ci sia nascosta tanta povertà d’intenti.

La nostra città non merita questo, è arrivato il momento di far luce sulle opacità gestionali, affinché si operi nel giusto.
E’ superfluo sottolineare che questo sindacato si attiverà con tutti i mezzi disponibili per la trasparenza”.

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