L’Ora del Mare: ecco il progetto didattico per conoscere e tutelare il mare di Sicilia

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Aiutare gli studenti a conoscere meglio il mare, studiarne le sue infinite risorse e pensare a soluzioni concrete per tutelarne la salute: è questo l’obiettivo di L’Ora del Mare.

Messina è una città costiera baciata da ben due mari ma il suo centro non ha un affaccio diretto sul mare ed i suoi cittadini hanno un legame che si potrebbe definire intermittente. Il mare è una risorsa, che offre opportunità diverse ogni giorno dell’anno, eppure spesso i cittadini lo vivono solo come luogo di relax nella stagione estiva, non approfondendo le enormi potenzialità che una territorio di tale bellezza e posizione strategica ci offre. Il mare influenza la nostra cultura e la storia della città, è protagonista dell’alimentazione, è nell’aria che respiriamo e nei panorami che amiamo. Ma può essere molto di più.

Da questa constatazione nasce la volontà di creare un momento di approfondimento dedicato a quello che è il patrimonio più esteso della città, per condividere le attività artistiche, culturali, sociali, scientifiche e ambientali inserenti il mare. Si tratta dell’Ora del Mare, progetto didattico per valorizzare la risorsa marina, elemento chiave che rende la terra isola, influenzandola.

L’ora del Mare nasce da un’intuizione di Elena Bonaccorsi, arrivata grazie all’esperienza di Me&Sea, il festival ideato per rafforzare il rapporto della città e della persona col mare che nel 2017 è giunto alla sua III edizione. Dalle prime edizioni è emerso un distacco troppo netto rispetto a gran parte della popolazione che vive il mare solo nella stagione estiva.  Da qui l’esigenza di ampliare la consapevolezza sul territorio e creare un legame più stretto, rispolverando l’identità di ciascun isolano.

Circa 15 incontri con diversi professionisti del mare – dall’accademico allo sportivo, dal linguista al fotografo subacqueo – che propongono la propria disciplina in dialogo con il mare.

Alla fine del percorso, in occasione delle giornate europee del mare, è prevista l’esposizione degli elaborati o delle proposte di tutela del mare che i ragazzi dovranno preparare per raccontare la loro visione del mare.

“Un modo per renderli più consapevoli e per responsabilizzarli nei confronti del proprio territorio di origine”– spiega Elena.

Il progetto al momento si autosostiene grazie al lavoro dell’Associazione FeelLand e dei professionisti che si dedicano alle lezioni da volontari, oltre che ai docenti che hanno scelto di ospitare le lezione nelle proprie classi. Tra i partner l’Ufficio Scolastico Regionale, il portale del CNR Marinaproject.eu e un totale di 7 scuole sul territorio regionale distribuite tra Messina, Catania, Marsala, Pozzallo e Bisaquino.

“Me individuo e Me città coincidono – spiega Elena. Rafforzare il legame del singolo con il mare serve anche a valorizzare il legame della città con il mare. Laddove manca un amore per lo spazio pubblico, ma si scattano mille foto da ogni scorcio panoramico sullo Stretto ho pensato fosse importante valorizzare tale importante dicotomia”.

 

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