Partire dalle scuole per insegnare a Messina a consumare meno plastica e a dare il giusto valore a un bene prezioso come l’acqua. È questo il punto di partenza della nuova campagna plastic free di AMAM “La classe non è… plastica” che però è solo l’inizio di tutta una serie di iniziative finalizzate a promuovere un consumo consapevole e sostenibile.
Il nuovo progetto dell’Azienda Acque Meridionali di Messina è stato presentato questa mattina a Palazzo Zanca, in un Salone delle Bandiere gremito di bambini dei 9 istituti comprensivi, per un totale di circa 50 scuole, che hanno già firmato il protocollo d’intesa. Nei prossimi giorni nelle strutture in questione verranno installati i dispenser di acqua e le verranno distribuite le borracce blu targate AMAM.
A sintetizzare gli obiettivi di questo nuovo progetto, ovvero «risparmio economico, eliminazione plastica monouso, riduzione spreco di acqua», il presidente di AMAM Salvo Puccio che ha sottolineato come l’iniziativa “La classe non è… plastica” sia finalizzata non solo all’adeguamento alle normative europee, ma anche a introdurre buone pratiche nel quotidiano della città dello Stretto.
«Abbiamo voluto iniziare dalle scuole – ha aggiunto – perché l’educazione alla sostenibilità inizia proprio tra i banchi. Nei prossimi giorni avvieremo i protocolli attuativi per iniziare la distribuzione delle borracce».
A fare gli onori di casa e raccontare la nuova iniziativa anche l’assessore all’Istruzione Vincenzo Trimarchi e la collega Dafne Musolino: «L’acqua è il motore di quest’iniziativa, è il bene più prezioso – ha chiarito l’Assessore ai Rifiuti. Ribadisco l’impegno dell’amministrazione nella tutela ambientale. Da un lato si tratta di un impegno concentrato sul monitoraggio e controllo, finalizzato ad assicurare la qualità dell’acqua, dall’altro stiamo portando avanti diverse iniziative per ridurre lo spreco, l’abbandono dei rifiuti, il consumo di plastica».
«Noi come amministrazione ce la stiamo mettendo tutta – ha proseguito –, ma la differenza la fanno le nostre abitudini. Sono loro, i ragazzi, le nostre prime sentinelle per la tutela dell’ambiente sul nostro territorio».
Ma a dare il buon esempio è proprio la partecipata comunale che ha dato il via all’iniziativa, in collaborazione con la “compagna”, la MessinaServizi Bene Comune, rappresentata oggi dal presidente del Cda Pippo Lombardo. La sede di AMAM, infatti, è già plastic free da diverso tempo.
E proprio a sottolineare quanto sia importante che le istituzioni diano il buon esempio è stato il sindaco di Messina Cateno De Luca: «Questo Palazzo deve rappresentare un esempio per la città – ha dichiarato. L’Amam non può andare avanti con solo il 19% di utenti che pagano il servizio».
Ma il primo Cittadino è intervenuto anche per «sfatare il mito che l’acqua che arriva nelle nostre case non è potabile» e per ricordare che «dobbiamo contribuire tutti quanti a rendere protagonista questa città»
I prossimi passi? Li ha ricordati in conclusione il presidente Puccio: organizzare visite con le scuole all’AMAM per mostrare come funziona effettivamente l’erogazione di acqua, dalla fonte ai rubinetti; indire concorsi per nuove idee finalizzate ridurre il consumo; e, infine, le case dell’acqua che dovrebbero nascere prossimamente a Messina.
Le prime scuole di Messina ad aderire sono stati gli istituti comprensivi: Paradiso Petrarca, Elio Vittorini, San Francesco di Paola, Giovanni XXIII, Tremestieri, Paino Gravitelli, A. Luciani, Pascoli e La Pira, ma già sono arrivate tante nuove richieste.
«Siamo fatti per il 75% di acqua – ha concluso Salvo Puccio – ma non le diamo il giusto peso».
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