Transizione digitale, accoglienza, amministrazione e tutela ambientale: si occuperanno di questo i 17 ragazzi e ragazze selezionati da Messina Social City per fare un’esperienza di lavoro di due mesi all’interno di AMAM nell’ambito dell’iniziativa “L’Estate addosso”. Il progetto, ricordiamo, prevede un indennità mensile di 600 euro per i partecipanti, denominata Borsa di Inclusione Sociale.
Anche l’Azienda Meridionale Acque di Messina si aggiunge agli enti che hanno siglato la convenzione con Messina Social City per offrire un’esperienza lavorativa di due mesi ai giovani residenti nella città dello Stretto di età compresa tra i 16 e i 25 anni, appartenenti a fasce deboli ovvero soggetti svantaggiati il cui disagio sociale si è acuito con l’emergenza socio-sanitaria da Covid-19. Il progetto prevedeva inizialmente la partecipazione di un massimo di 650 persone, ma nelle scorse settimane date le tante richieste, il sindaco De Luca ha annunciato un ulteriore finanziamento che dovrebbe aprire l’iniziativa ad oltre 900 ragazzi e ragazze.
Soddisfatti la presidente di AMAM, Loredana Bonasera, e il direttore generale, Santi Trovato: «Siamo felici di poter ospitare questi giovani, perché rappresentano il futuro del contesto sociale in cui viviamo e questa pur breve esperienza consentirà a loro ma anche a noi di arricchirci reciprocamente sia di competenze che di valori e spinte motivazionali. Siamo certi che per loro sarà una parentesi formativa memorabile, che aiuterà anche AMAM a rendersi sempre più conoscibile e tangibile nel contesto sociale in cui opera».
Nel corso di questi due mesi, i 17 giovani selezionati da Messina Social City tra coloro che hanno partecipato al bando lanciato nelle scorse settimane si occuperanno di transizione digitale, accoglienza, amministrazione e tutela ambientale, mettendosi alla prova in un contesto lavorativo al cui interno potranno apprendere nuove competenze e affinare le proprie capacità.
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