L’amaro migliore al mondo è il siciliano Amaranca della famiglia Romeo

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Il migliore amaro del mondo è il siciliano ed etneo Amaranca. A deciderlo è stato il WDA che ogni anno, a Londra, assegna i prestigiosi Premi ai migliori liquori divisi in 16 categorie.

Il “World’s best Amaro 2025” è stato assegnato alla storica azienda guidata dalla famiglia Romeo, che lo produce artigianalmente con scorze di agrumi e botaniche selvatiche della Sicilia. 

Un sogno che attraversa il tempo e il mare

La competizione è apprezzata per la sua autorevolezza, in virtù del sistema di valutazione, che prevede una serie di assaggi alla cieca delle centinaia di prodotti in gara. Gli assaggi sono effettuati da un parterre di giudici composto da esperti internazionali del settore.

I fratelli Antonello e Marco Romeo, vertici aziendali, hanno spiegato: «siamo onorati di questo risultato, frutto dell’entusiasmo e dell’amore che ogni giorno riserviamo al nostro lavoro. Questo premio per noi è più di una medaglia. Rappresenta un tributo al sogno di nostro padre Santo, alle radici della nostra terra e alla passione che mettiamo in ogni bottiglia, e oggi quel sogno ha attraversato il tempo e il mare arrivando fino al Regno Unito».

Come nasce l’amaro Amaranca siciliano

La premiazione ha avuto luogo all’hotel Hilton della capitale inglese. La serata di gala ha visto anche la consegna della pergamena dell’iconico amaro che ha conquistato la scena mondiale grazie al plauso e all’apprezzamento degli addetti ai lavori ed esperti di distillati.

Amaranca nasce nel 1999 dalla creatività visionaria del fondatore dell’azienda, Santo Romeo. È un liquore naturale alle erbe (arancia amara, erbe mediterranee e note vulcaniche, gradazione al 30%). Inoltre, è un aromatico ed equilibrato, dal colore scuro e intenso e dal sapore complesso che lo rende un raffinato digestivo.

Santo Romeo ha commentato: «questo importante premio non è solo per un prodotto, ma per una storia. Una storia di famiglia e una storia siciliana. Dal 1978 ho perseguito la missione di produrre liquori autentici e di alta qualità che onorano la tradizione siciliana. Non solo: allo stesso tempo abbracciano l’innovazione e sono fiero che i miei figli proseguano con grande gioia questo lungo percorso».

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