Lara Cardella nel suo romanzo d’esordio “Volevo i pantaloni” (1989 Mondadori) descrive molto bene la “forma” che l’uomo dà alla bambina che sta per diventare donna. Una scrittura puntale e attuale. Una ragazza abusata dallo zio e una provincia che ha difficoltà ad affrontare temi importanti come quello dell’educazione sessuale.
Parentesi lunga ma necessaria per affrontare i dati riportati nella nona edizione del dossier “La Condizione delle Bambine e le Ragazze del Mondo”, a cura della Fondazione umanitaria Terre des Hommes.
Il report, che anticipa la Giornata Mondiale delle Bambine il prossimo 11 ottobre, dice infatti che la Sicilia è la prima d’Italia per numero di baby mamme e al secondo posto per reati contro minori.
In Sicilia il più alto numero di mamme minorenni
Tante le baby mamme in Sicilia. L’Isola con 314 nascite apre, infatti, la classifica del dossier realizzato dalla Fondazione Terre des Hommes (i dati fanno riferimento al 2018). Su un totale di 439.747 nascite in Italia, 1.218 sono parti di baby mamme, di cui 994 italiane e 224 di origine straniera. La città siciliana con la più alta percentuale di baby mamme è Catania con 112 nascite.
I numeri per Regione:
- Sicilia: 314
- Campania: 227
- Puglia: 135
- Lombardia: 134
- Lazio: 81
La Sicilia al secondo posto per reati contro minori
Nonostante un lieve calo sulle percentuali nazionali del numero globale di minori vittime di reato nel 2019 rispetto all’anno precedente, passando da 5.990 a 5.930, il 60,5% delle quali bambine e ragazze. Se però si prendono in considerazione gli ultimi 10 anni (dal 2009 al 2019) si evidenzia un aumento dei reati del 41%.
I reati commessi contro i minori:
- Maltrattamenti in famiglia, il reato più frequente: + 7% rispetto al 2018 e +105% rispetto al 2009 e il 54% delle vittime sono bambine.
- Pornografia minorile: +333% nel numero delle vittime di pornografia minorile (+26% rispetto al 2018), il 74,5% delle quali bambine e ragazze.
- Violenza sessuale aggravata: + l’80%. Cala invece la prostituzione minorile.
I dati per Regione:
- Lombardia: 1.015 vittime
- Sicilia: 651
- Emilia Romagna: 644
- Lazio: 541
- Veneto: 433
- Campania: 414
«I dati contenuti nel nuovo dossier – scrive la Fondazione – segnalano quanto ancora ci sia da fare, dovunque, per proteggere da abusi e violenze tutti i minori, ma in particolare le bambine e le ragazze.
Nonostante alcuni progressi, c’è il rischio di compiere passi indietro a causa della pandemia, sostiene l’organizzazione, invitando ad investire di più in particolare sul diritto all’istruzione.
L’obiettivo è accendere i riflettori sui diritti negati a milioni di bambine e ragazze in Italia e nel mondo e promuovere azioni concrete per assicurare loro un futuro migliore».
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