“Sdoganiamo Messina” è una rete di cittadini, studenti e professionisti che nasce per valorizzare le principali vocazioni economiche della nostra città attraverso proposte concrete, come quella di liberare l’area inutilizzata della dogana per farne un polo enogastronomico di riferimento per le centinaia di migliaia di croceristi e quel milione di passeggeri annui della Metromare, nonché per turisti e cittadini di Messina. Il progetto, già pensato e avviato con successo a cento chilometri da qui, ovvero a Catania con la “Vecchia dogana”, ha l’ambizioso obiettivo di riscoprire le nostre principali eccellenze come l’agroalimentare, l’artigianato artistico, il commercio, il turismo, creare sviluppo e nuovi posti di lavoro, avere un significativo impatto territoriale e far conoscere ed esportare il made in Sicily all’estero (come nel caso dell’indotto croceristico). In questa struttura del Ministero dell’Economia, dove anticamente si trovava il Palazzo Reale, ricostruita dalle macerie del terremoto del 1908 dall’ Architetto Luigi Lo Cascio, si intende costituire inoltre un’officina dell’ artigianato artistico e tecnico, in cui richiamare orafi e argentieri, ceramisti, scultori, pittori, fotografi e vetrai, e realizzare corsi di cucina, enologia e pittura, con l’obiettivo di avvicinare i giovani all’artigianato (settore che oggi si difende ostinatamente dalla galoppante globalizzazione che tende a standardizzare ogni bene e servizio). L’associazione BridgeIT, che insieme ad altre associazioni compone la rete, si proponeva di realizzare il progetto già nell’ambito del bando ”Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici” del Ministero della Gioventù, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 novembre del 2012. Non avendo ottenuto alcun riscontro dalla Direzione Generale delle Dogane, insieme al movimento civico Patto Generazionale e alle associazioni Morgana, Ingenium e MeGreen, si propongono ora di portare avanti una campagna di sensibilizzazione nei confronti dell’opinione pubblica cittadina e dei vertici delle dogane, cercando di far valere le ragioni di opportunità rappresentate dalla pubblica fruizione di un’area inutilizzata, in considerazione delle delicate condizioni socio-economiche della città dello Stretto, che rientra in una delle Regioni Obiettivo Convergenza. L’impegno della rete “Sdoganiamo Messina” fa di questa battaglia il simbolo di una più ampia campagna volta a liberare le potenzialità offerte dal Punto Franco, dalla Zfu (Zona Franca Urbana), ma soprattutto dell’ “affaccio al mare”. Domani, venerdì 22 febbraio, alle 10.00, la rete di associazioni presenterà, in via dimostrativa, l’attività con un presidio di alcune ore nello spazio antistante la dogana.
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