Contributi chilometrici ATM. La Corte di Appello del Tribunale di Messina ha rigettato la richiesta di sospensiva presentata dalla Regione Sicilia nel ricorso alla sentenza vinta dall’Azienda del trasporto locale. I sindacati UilTrasporti e Filt Cgil sottolineano come, a questo punto, vadano rivisti i bilanci della partecipata.
Il caso era scoppiato nel 2016, ai tempi dell’Amministrazione Accorinti. Il Comune di Messina ha fatto causa alla Regione Sicilia accusandola di aver penalizzato ATM (anche nel confronto con Palermo e Catania) non erogando i giusti contributi chilometrici all’Azienda dal 2012 al 2016. In primo grado, il Tribunale di Messina aveva dato ragione al Comune e imposto a Palermo di pagare all’Azienda un indennizzo di circa 10 milioni di euro. All’istanza della Regione che chiedeva la sospensione degli effetti della sentenza di primo grado la Corte di Appello ha detto “no”.
A commentare la notizia sono il segretario di UilTrasporti Michele Barresi e il segretario di Filt Cgil, Carmelo Garufi, che riepilogano la vicenda: «Ci giunge notizia che la Corte di Appello del Tribunale di Messina abbia rigettato l’istanza di sospensiva nel ricorso alla sentenza vinta da ATM sulle differenze riconosciute dalla Regione per i contributi chilometrici dal 2012 al 2016».
«Il ricorso – spiegano i sindacati – era stato presentato dalla Regione Sicilia dopo la prima vittoria di ATM della causa iniziata nel 2016, ed il rigetto della sospensiva del Tribunale, pur non entrando nel merito, consente di far entrare nelle casse di ATM circa 9 milioni di euro per il periodo dal 2012 al 2016 e circa altrettanti spetteranno in analogia ad ATM per il periodo dal 2017 al 2019».
«Una boccata d’ossigeno importante – dichiarano Uiltrasporti e Filt Cgil – anche per gli stipendi dei lavoratori, che fa ben sperare per il prosieguo, e che dimostra anche come i conti ed i bilanci fatti in questo periodo per tutto il percorso di liquidazione su ATM vadano seriamente rivisti e messi in discussione».
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