Il Comitato “La Nostra Città” scrive una lettera aperta all’assessore Gaetano Cacciola per chiedere un piano adeguato e immediato per regolamentare il passaggio dei tir nelle aree urbane.
«Utilizziamo lo strumento della “lettera aperta” ˗ spiegano ˗ considerando il fatto che in due anni tutte le istanze direttamente inoltrate a Palazzo Zanca non hanno avuto riscontro alcuno. Da mesi ormai l’ennesimo insabbiamento, prima “parziale” e poi totale, del porto di Tremestieri ha prodotto l’invasione di tir nelle arterie di Messina. Delle arterie stradali e persino quelle del sistema cardiocircolatorio dei nostri corpi. Leggere o sentire pronunziare frasi come “Tolleranza zero” per “arginare” l’invasione delle carovane dei tir diventa pura provocazione nei confronti dei pur pazienti e rassegnati cittadini messinesi».
Il Comitato va alla radici del problema: il porto di Tremestieri e i suoi continui insabbiamenti. «Che Tremestieri rappresentasse una beffa lo sapevamo ˗ scrive in una nota ˗, che anche i provvedimenti di questa amministrazione lo fossero lo andiamo verificando giorno per giorno. Quindi quello che si chiede, per la “limitazione del danno”, è ciò che già il 15 dicembre 2014 un gruppo di soggetti politici rappresentarono in conferenza stampa a Palazzo Zanca: istituzione di almeno 3 fasce orarie; utilizzo del viale Giostra nella corsia in salita verso lo svincolo; utilizzo del Boccetta solo in discesa; utilizzo del viale Europa solo per imbarco e sbarco dal Norimberga; utilizzo della Rada San Francesco per tutti i vettori che utilizzavano il Porto di Tremestieri; conseguente immediato riavvio al lavoro dei 36 terminalisti “insabbiati” anch’essi; utilizzo nei percorsi i controlli autovelox 24 ore su 24; istituzione di aree di stoccaggio per i tir».
Il Comitato conclude sottolineando che simili richieste non sono altro che «semplicissime richieste di buon senso che persino l’amministrazione Leonardi dieci anni fa applicò concordandole con il Prefetto pro-tempore, con la Quarta Circoscrizione, il Comando dei Vigili Urbani e con il Comitato “La Nostra Città”».
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