“Un no, mille sì”, il Movimento No Ponte di Messina si riunisce a Palazzo Zanca per ribadire la propria contrarietà alla grande opera, bandiera del Governo di centrodestra. Tanti gli interventi e i volti noti della politica cittadina presenti ieri pomeriggio al Salone delle Bandiere, dall’ex consigliere comunale, candidato sindaco alle amministrative del 2022, Gino Sturniolo, al segretario provinciale di Articolo Uno, Domenico Siracusano, passando per l’antropologo ed ex assessore Sergio Todesco. Abbiamo chiesto loro quali sono le ragioni del “NO” al Ponte sullo Stretto di Messina.
Lo avevamo annunciato qualche giorno fa. Il Movimento No Ponte di Messina ha organizzato un’Assemblea per ieri pomeriggio alle 17.30 nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca. A dare il via agli interventi è stato l’antropologo Sergio Todesco: «Il Ponte sappiamo che non si farà mai, ma la retorica sul Ponte fa bene a molti politici, che la usano per attrarre consensi. In molti pensano che il Ponte porti ricchezza, ma non è così. La ricchezza deriva dalla cura dei beni comuni. Abbiamo un territorio che frana continuamente, la rete autostradale a pezzi, è come se si volesse arredare l’inferno col Ponte».
A seguire, Elio Conti Nibali: «Dire “No Ponte” non significa dire se si può fare o no, non significa dire che “prima facciamo altre cose e poi il Ponte”. Lo Stretto di Messina non vuole il Ponte. Non si tratta di ambientalismo della domenica o di frenare lo sviluppo del territorio, ma di tutelare la cosa più bella che abbiamo. La Costituzione prevede la tutela del paesaggio». Poi l’intervento dell’ex assessore all’Ambiente della Giunta Accorinti, Daniele Ialacqua contro «la bufala dell’occupazione che dovrebbe creare il Ponte». Poi, ancora, hanno parlato al microfono del Salone delle Bandiere, tra gli altri, Domenico Siracusano e Gino Sturniolo.
Diverse le motivazioni portate avanti a favore del “NO”, da quelle ambientaliste, a quelle paesaggistiche, passando per quelle economiche. Ne fanno una breve sintesi, nel video a seguire, Domenico Siracusano, Sergio Todesco e Gino Sturniolo.
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