La festa di morti e il coronavirus
Quest’anno, però, a causa del coronavirus tutte queste tradizioni subiranno uno stravolgimento, i rituali stessi della quotidianità sono notevolmente mutati. Molte feste non verranno celebrate, gli ingressi nei cimiteri saranno controllati, gli assembramenti o i semplici abbracci fuori dal nucleo dei conviventi sono “banditi” perché possibili fonti di contagio. I funerali stessi sono stati per diversi mesi vietati, poi consentiti con “posti limitati”. L’impatto che tutto questo avrà sul modo di vivere le relazioni, sul rapporto dell’io e della collettività con la morte, sarà da vedere nel più lungo periodo ma non sarà certo trascurabile.
«La pandemia – osserva Mauro Geraci – sta inibendo tanti rituali, ha trasformato la distanza e, soprattutto, la chiusura ermetica nel più vitale dei valori: le mascherine che ci chiudono bocca e naso, le tute dove non passa neppure l’ossigeno, gli sguardi celati dal plexiglass, il fatidico lockdown. Ci si trova di fronte a morti senza riti e senza miti (se non, appunto, quello alimentato dai Misteri del Coronavirus); a figli che non sanno come piangere i genitori persi negli inferi ospedalieri. Una morte trasparente che invade le persone e che, “senza scrusciu di porti” (direbbe il grande poeta siciliano Ignazio Buttitta), uccide in serie nell’abitudine degli schermi, nell’anonimato vertiginoso dei conteggi, in modo invisibile, fugace, senza volto. È una “supercrisi” che oltre a quella fisica e sociale sta stroncando le capacità artistiche e simboliche per ripensare e ricreare il mondo. Così ci troviamo smarriti, sfiancati e senza voglia in un mondo che ci sembra vada avanti quasi senza senso e dove non sappiamo come diventare novelli Prometei riappropriandoci del divino fuoco della Passione e della Creazione. Non so questa situazione a quali riti del 2 novembre possa mettere capo ma sugli effetti che avrà gli studenti potranno scrivere parecchie tesi di laurea».
Foto tōrō nagashi © giapponeinitalia
Foto Festa dei morti in Sicilia © madonienotizie
Foto Dia del los muertos © Alberto Flores
Foto del Cimitero delle Fontanelle di Napoli © napoli-turistica
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