Novità in campo assistenza. L’Inps, per aiutare chi assiste un disabile o un anziano, ha promosso un progetto che permette al familiare di ottenere un bonus di 1200 euro. Chiunque volesse richiedere il contributo dovrà presentare la domanda insieme al modello Isee, online o a mano, a partire da maggio 2015. Non esiste nessun vincolo di reddito e l’ammontare del bonus varierà da un minimo di 400 euro a un massimo di 1200.
Ottimo, vero? Ma si spengano gli entusiasmi. C’è un ma grande quanto un macigno: a potere richiedere il bonus saranno soltanto i parenti di ex dipendenti pubblici o pensionati Inpdap.
Eccola, l’ennesima discriminazione tra i cittadini italiani. Già, perché è assurdo che solo un impiegato statale abbia diritto di percepire il bonus per la sua disabilità.
Figli e figliastri, in Italia, non è una novità, e con questo progetto di fatto viene offerto un ulteriore riconoscimento alla carriera lavorativa di un impiegato pubblico rispetto a quella di un lavoratore impegnato in altri ambiti. Il Governo permette tutto questo senza batter ciglio e non bada al diritto di uguaglianza che va esteso a tutti gli italiani.
Laura Costa
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