Ispezione costoni rocciosi: a Castelmola e Mongiuffi Melia i rocciatori della Protezione civile

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castelmolaUn gruppo di rocciatori volontari della Protezione civile regionale,

delll’Associazione Cnsas di Palermo, effettuerà, domani, un primo sopralluogo finalizzato alla programmazione di un calendario di successive ispezioni sui costoni rocciosi recentemente interessati da dissesti nei comuni ionici di Castelmola e Mongiuffi Melia.

Le ispezioni in parete serviranno a valutare meglio le condizioni dei costoni, verificare l’eventuale presenza di altri massi instabili e determinare il tipo di intervento da eseguirsi e la quantificazione delle somme necessarie.

Il crollo a Castelmola si è verificato il 29 agosto scorso dal costone roccioso sottostante il centro abitato e ha interessato alcune abitazioni di contrada Cuculunazzo-Sotto Porta e la S.P.10. A seguito del sopralluogo congiunto dei tecnici e amministratori del comune Jonico e funzionari del Drpc, due famiglie sono state sgomberate, in attesa di effettuare l’ispezione della parete rocciosa. In quella occasione il sindaco Orlando Russo aveva richiesto interventi urgenti di messa in sicurezza del costone da parte della Regione.

Nel comune di Mongiuffi Melia, la caduta di alcuni massi dall’esteso costone roccioso che costeggia il tratto di S.P. 11 alcune decine di metri prima dell’imbocco della caratteristica galleria Postoleone, è avvenuta nella mattina del 1º settembre. I massi caduti sulla S.P. 11 hanno colpito la parte anteriore di una vettura in transito, senza recare danni ai passeggeri.

Il giorno stesso funzionari dell’Ente proprietario della strada sono intervenuti sui luoghi provvedendo a transennare tutta la carreggiata ed emettendo apposita ordinanza di interdizione al traffico veicolare e pedonale.

Il 9 settembre è stato effettuato un sopralluogo congiunto, con la presenza dell’assessore regionale alle infrastrutture Bartolotta, degli amministratori dei Comuni di Letojanni, Gallodoro, Mongiuffi Melia e Roccafiorita, di funzionari e tecnici della Provincia Regionale, del Genio Civile di Messina, e di funzionari del Dipartimento regionale di protezione civile.

Dall’esame visivo non è stato possibile individuare la nicchia di distacco, per cui si è stabilito di effettuare un’ispezione dei luoghi per individuare l’eventuale presenza di altri massi instabili, prima dei necessari interventi atti a garantire la riapertura dell’importante via di accesso per i Comuni della valle del Chiodaro.

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