Libri contemporanei (o quasi) da regalare per Io leggo perché
Il giovane Holden di J.D. Salinger
Figlio naturale di Huckleberry Finn e padre a sua volta dei tanti ribelli della letteratura e del cinema americano, Holden Caulfield si ritrova a girovagare per New York dopo essere stato cacciato dal college a causa del suo scarso rendimento e a rimandare l’incontro con i suoi genitori, cui dovrà, prima o poi, dare la notizia. Apparentemente apatico, scocciato dalla superficialità, dalla falsità e dal conformismo della vita nella società moderna, Holden cerca il suo posto nel mondo.
Romanzo breve che a oggi non sembra risentire del passare del tempo, “Il Giovane Holden” di J.D. Salinger (autore di soli due romanzi e diversi racconti) è una delle più vivide e precise rappresentazioni dell’adolescenza, punto di riferimento per i teenager di tutto il mondo occidentale da circa mezzo secolo.
Una questione privata di Beppe Fenoglio
Il partigiano Milton, meno famoso del partigiano Johnny ma forse più amato, è innamorato di Fulvia e, durante il suo peregrinare tra i boschi della Langhe ai tempi della Resistenza al nazi-fascismo, si ritrova di fronte alla villa in cui abitava la ragazza, quando scopre che lei oggi ama un altro. Da qui inizia la ricerca di questo “altro” e il viaggio nei ricordi, ormai lontani, di Fulvia.
È, a tutti gli effetti, il romanzo della Resistenza italiana, uno dei più incisivi, che mette insieme la Storia, quella dei grandi eventi, e la storia della gente comune, il vissuto quotidiano, mostrandone le interferenze. Lo stile di Beppe Fenoglio, secco e apparentemente spoglio ma mai asettico, coglie nel segno e conquista ad ogni parola, come conquista il suo Milton, con semplicità e onestà.
La boutique del mistero di Dino Buzzati
Una goccia sale le scale nel cuore della notte, un uomo vive la sua vita scappando da un grande e spaventoso pesce, mentre un soldato torna a casa dalla madre, ma si comporta in modo strano, quasi sfuggente, e qualcuno lo aspetta impaziente fuori dalla porta. Sono i tre racconti più famosi della raccolta di Dino Buzzati (“Una goccia”, “Il colombre” e “Il mantello”), autore spesso ignorato dai programmi scolastici e rivalutato solo negli ultimi anni. Una scrittura limpida che in un crescendo di tensione tiene il lettore sulle spine, sul bilico di un precipizio oltre il quale è spesso spaventoso guardare.
Dino Buzzati è stato giornalista, si è occupato per anni di cronaca nera, è stato illustratore e narratore eccellente, di grande sensibilità, sempre attento e preciso nel descrivere gli stati d’animo dei suoi personaggi (figure che sbucano dalle pagine quasi in carne e ossa), i mutamenti anche minimi delle espressioni. I suoi racconti fantastici, contenuti nella raccolta “La boutique del mistero”, sfruttano l’elemento surreale per scavare nel profondo dell’animo umano e metterne nero su bianco le paure, le fragilità e i punti di forza.
Quando siete felici fateci caso di Kurt Vonnegut
Assimilabile in parte a Mark Twain, Kurt Vonnegut è forse una delle penne più irriverenti e rappresentative della letteratura americana, capace di mettere sulla pagina storie incredibili, al limite del surreale, quando non apertamente fantascientifiche, sempre vive e coinvolgenti. Arruolatosi volontario nell’esercito alleato durante la seconda guerra mondiale, ne porterà sempre le cicatrici, riversandole sulle pagine dei suoi romanzi, senza mai scrivere nulla di banale o prevedibile. Il suo romanzo più famoso è “Mattatoio n.5 (o la crociata dei bambini)”, un’aspra critica alla guerra, in cui il giovane Billy Pilgrim viaggia avanti e indietro nel tempo tra momenti più e meno dolorosi.
“Quando siete felici fateci caso” raccoglie i discorsi tenuti da Kurt Vonnegut ai laureandi dei college americani tra il 1978 e il 2004. Discorsi ricchi di spunti e di ironia, che non possono che infondere fiducia e voglia di fare in chi li ascolta o, in questo caso, li legge. Dalle sue parole traspare la sua personalità, quella bontà genuina che accompagna le pagine dei suoi romanzi. Un uomo, prima che un romanziere, che ha ispirato centinaia di studenti.
(796)
Che bella questa iniziativa! Le scuole (e dunque i bambini) hanno bisogno di iniziative come questa!