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Influenza in arrivo, l’Asp anticipa la campagna per la vaccinazione

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vacciniPer fronteggiare al meglio l’incombente arrivo delle epidemie influenzali è stata lanciata la campagna dedicata ai vaccini antinfluenzali che, rispetto agli anni precedenti, è partita con netto anticipo (disponibili già dal 21 ottobre), inoltre sarà disponibile anche la vaccinazione antipneumococcica per prevenire eventuali infezioni batteriche. Questa campagna rappresenta il frutto degli sforzi da parte dell’Assessorato regionale e delle Aziende Sanitarie Provinciali, ed è stata proposta proprio al fine di tutelare in maniera efficace la salute dei cittadini, restando in linea con le altre Regioni e Province.

Oggi alle 10, nella sede dell’ASP5, hanno preso parte all’iniziativa il Responsabile del dipartimento di prevenzione, Giovanni Puglisi ed il Presidente dell’Ordine dei medici, Giacomo Caudo, che hanno fornito tutte le informazioni relative a questa vaccinazione: «I vaccini sono studiati in maniera particolare per le cosiddette “fasce deboli”, ovvero per chi ha una determinata età o presenta patologie che possono andare pesantemente in conflitto con l’influenza – spiega Caudo – però è importante ricordare che questo eccipiente è consigliabile per tutti i soggetti, in quanto un’alta percentuale di vaccinazioni tende a favorire l’immunizzazione dell’influenza oltre che la significativa riduzione di una trasmissione virale».

Ancora oggi il numero di persone che tendono a sottoporsi al vaccino risulta essere piuttosto scarso, e la cause sono probabilmente riconducibili ad una scarsa fiducia nei confronti di questo sistema oltre che il “caso” presentatosi lo scorso anno, proprio quando la casa farmaceutica che si occupò della produzione del vaccino ritirò il prodotto con largo anticipo in quanto in base ai controlli fu definito “impuro”.

I canali per avvalersi della vaccinazione sono: il proprio medico curante (o pediatra per i bambini), ed i presidi dell’ASP, come Palazzo Satellite. E’ importante ricordare anche che il vaccino è gratuito per i soggetti che hanno superato i 64 anni di età, per bambini fino a 6 anni e per chi presenta patologie potenzialmente pericolose.

Davide Schepis

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