Sono diverse le voci a dire no alla realizzazione dell’inceneritore di San Filippo del Mela, tra queste anche il Partito della Rifondazione Comunista (PRC) di Messina che aderirà alla manifestazione di domani, mercoledì 13 dicembre, organizzata dai comitati contro l’inceneritore davanti alla Soprintendenza della città dello Stretto.
«Migliaia di persone hanno detto no all’inceneritore – afferma PRC – con referendum e manifestazioni imponenti. Anche il Piano Paesaggistico ne vieta l’autorizzazione, ma il governo cerca di imporlo ugualmente per consentire ad A2A di far soldi bruciando spazzatura, avvelenandoci».
Il Piano Paesaggistico, di fatto, afferma che “non è consentito realizzare impianti per il trattamento di rifiuti”, entro i 300 metri dal mare, quindi l’inceneritore non dovrebbe poter essere realizzato. Le previsioni del Piano Paesaggistico sono inderogabili e non possono essere superate dal Piano Regolatore.
«Tuttavia la Commissione di valutazione del MATTM (Ministero dell’Ambiente) – continua a spiegare Rifondazione – verosimilmente spinta dal governo e incurante delle molteplici incompatibilità ambientali di questo progetto, ha dato parere favorevole all’inceneritore.
Inoltre il MATTM ha chiesto un nuovo parere al MiBACT (Ministero dei Beni Culturali), sebbene quest’ultimo avesse già dato parere negativo in precedenza. Solitamente il MiBACT gira la richiesta del parere alla Soprintendenza territorialmente competente, in questo caso quella di Messina. Inoltre è proprio la Soprintendenza di Messina che deve far si che il Piano Paesaggistico venga applicato. Avremmo voluto parlare di tutto questo con il Soprintendente Orazio Micali, ma non ci ha voluto incontrare. Tutto questo è inammissibile. Cosa ci vuole nascondere? Ricordiamo che già a Gennaio Micali aveva chiesto l’annullamento del parere negativo del precedente Soprintendente».
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