Una manifestazione è stata organizzata dai comitati contro l’inceneritore del Mela davanti alla Soprintendenza di Messina per il prossimo mercoledì, 13 dicembre.
«La scelta del luogo non è affatto casuale – spiegano i comitati – in quanto la palla è al momento in mano al Soprintendente, a cui è stato chiesto di esprimere nuovamente un parere sull’inceneritore. Un parere che potrebbe essere determinante per la sorte di questo odiato impianto, una pericolosa bomba ecologica e sanitaria contro cui il territorio si è più volte schierato e la cui realizzazione rappresenterebbe una grave sconfitta per tutti».
Se da un lato è vero che il parere della Soprintendenza potrebbe essere “scavalcato” da una decisione del Consiglio dei Ministri in sede di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), è anche vero che questo non è l’unico consenso necessario per poter realizzare l’inceneritore. «Anche se l’inceneritore riuscisse a ottenere una VIA positiva (contro cui peraltro bisognerà presentare ricorso) – continuano i comitati contro l’inceneritore – la centrale A2A dovrebbe comunque chiedere il rilascio della concessione edilizia per poter iniziare i lavori».
La concessione per la realizzazione della struttura può essere rilasciata solo dall’Ufficio tecnico del Comune di San Filippo del Mela. Ma, secondo il Piano Paesaggistico dell’Ambito 9, nell’area in cui dovrebbe essere costruito l’impianto “non è consentito realizzare impianti per il trattamento di rifiuti”, entro i 300 metri dal mare.
Le previsioni del Piano Paesaggistico, continuano a spiegare i comitati, sono inderogabili e non possono essere superate dal Piano Regolatore. «Accade spesso che gli Uffici tecnici – spiegano – nel rilascio delle concessioni edilizie, facciano riferimento alle autorizzazioni o ai pareri già rilasciati sul progetto in questione dalle Soprintendenze territorialmente competenti. Ecco perché il parere della Soprintendenza è determinante: se ad esempio la Soprintendenza di Messina dovesse affermare il falso, ovvero che l’inceneritore è compatibile con il Piano Paesaggistico, allora A2A avrebbe più possibilità di ottenere una concessione edilizia abusiva o il silenzio-assenso dell’Ufficio tecnico.13».
Il sovrintendente Orazio Micali avrebbe tentato di ottenere l’annullamento del parere negativo della Soprintendenza sull’inceneritore: «Come si comporterà adesso? Il fatto che la settimana scorsa abbia risposto picche alla nostra richiesta di appuntamento inoltrata per iscritto, ci desta il sospetto che, per prendere la decisione giusta, la Soprintendenza abbia bisogno del nostro “fiato sul collo”».
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