«La realizzazione dell’impianto di cogenerazione (energia elettrica e termica) da fonti rinnovabili – biomasse legnose – nel territorio del Comune di Furnari è stata purtroppo caratterizzata da episodi di violenza, tentativi di intimidazione e danneggiamenti, nonché da manifestazioni di pura demagogia che sono serviti da miccia per i primi. Poiché sull’impianto sono state date informazioni distorte e spesso false, è necessario ricostruire la storia di questi progetto d’impresa». Così l’amministratore della società “Comet bio”, Ivo Blandina che puntualizza: «La società ha vinto un bando del Ministero dello Sviluppo Economico che incentiva la realizzazione di piccoli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili inferiori ad 1 Mw, e che ha lo scopo, nei casi come il nostro, di contribuire a smaltire i residui legnosi evitando che vengano smaltiti illegalmente, spesso bruciati con emissione di agenti inquinanti nocivi per la salute e le coltivazioni».
Ivo Blandina e il suo staff hanno individuato nel Comune di Furnari il sito che – scrive in una nota – «meglio si addice alle necessità di alimentazione dell’impianto». Dopo aver inserito nella propria compagine sociale – così come richiesto dal bando e con quota complessiva dell’1% – alcuni proprietari locali di boschi, ha doverosamente informato, nell’ottobre del 2013, il Sindaco di Furnari circa l’investimento da realizzare e le sue ricadute sul territorio, ottenendone un convinto assenso.
«Lo scorso 23 aprile – prosegue la nota – Comet Bio ha presentato al Comune il proprio progetto con modalità Pas (Procedura Amministrativa Semplificata), corredata della richiesta di indizione di Conferenza dei Servizi. A questo proposito il Sindaco di Furnari ha dichiarato – in un suo comizio dell’8 giugno – che la Conferenza di Servizi è stata convocata su iniziativa del Comune per “evitare l’approvazione automatica del progetto”: falsità palese oltre che grossa inesattezza sul piano giuridico».
E ancora: «Nei giorni precedenti la presentazione della Pas, l’Amministratore della società e il Direttore del gruppo Comet hanno provato a rimettersi in contatto con il Sindaco per preannunciare la formalizzazione di quanto già gli era stato presentato, ma il Sindaco non ha mai risposto. Nel frattempo, alcuni soggetti che si spacciavano per esperti di impianti a biomasse hanno diffuso informazioni false e catastrofiche circa le ricadute sulla salute e sull’ambiente causate dalla presenza del nostro impianto, alimentando la rabbia della gente, prontamente cavalcata da chi preferisce acquisire facile consenso piuttosto che cimentarsi nella fatica di lavorare per lo sviluppo del territorio».
«Peraltro, proprio sull’argomento salute e ambiente – evidenzia -, l’Arpa ha dato parere positivo circa la qualità e la quantità delle emissioni in atmosfera perché pienamente rispondenti agli standard di sicurezza imposti dalle leggi ambientali. Tra tutte le falsità diffuse, la bugia più clamorosa è quella che asserisce che l’impianto, per essere profittevole, dovrebbe necessariamente bruciare rifiuti urbani; questa affermazione – totalmente falsa – è stata pronunciata da un docente di fisica della nostra Università».
Alla luce di ciò, Comet Bio comunica che il progetto va avanti e ricorda che le misure di rimodulazione degli incentivi per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, che il Governo nazionale è prossimo a emanare, comporteranno la modifica di alcune parti del progetto.
«Per questa ragione – conclude la nota -, abbiamo chiuso anticipatamente la Conferenza di servizi da noi richiesta il 23 aprile scorso. Impiegheremo questo ulteriore tempo a nostra disposizione per valutare l’opportunità di realizzare l’impianto in un contesto diverso».
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