Il San Sebastiano di Antonio de Saliba nella collezione permanente del Museo Accascina di Messina

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Il “San Sebastiano” del pittore italiano Antonio de Saliba entra a far parte della collezione permanente del Museo Accascina di Messina. Sarà possibile ammirare l’opera, con ingresso libero, giovedì 2 ottobre alle 17. L’acquisizione, avvenuta al costo di 100 mila euro, è stata possibile grazie al diritto di prelazione esercitato dall’assessorato dei Beni culturali nei confronti della Galleria Salamon per la proprietà Bencivenni.

Il San Sebastiano: un’opera di grande pregio

L’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato ha dichiarato: «siamo fieri e orgogliosi di questa acquisizione. L’opera non potrà mancare di suscitare grande interesse, ma soprattutto di accrescere la collezione museale, rendendo la galleria regionale di Messina sempre più attrattiva».

La piccola tavola di cm 44×36 del “San Sebastiano” di Antonio de Saliba avrà spazio nell’area espositiva dedicata ad Antonello da Messina e alla sua bottega, poiché l’iconografia del dipinto si collega a un capolavoro di Antonello da Messina a Venezia. L’opera è pervenuta nella sua dimensione originale senza subire alcun intervento di ridimensionamento e, molto probabilmente, era destinata ad una committenza privata.

Sinergia tra istituzioni territoriali e storici dell’arte

La direttrice del Museo Accascina Marisa Mercurio ha affermato: «ho seguito con trepidazione la procedura burocratica per l’acquisizione della piccola tavola, auspicando che nulla potesse compromettere la felice conclusione. Grazie al lavoro sinergico con gli storici dell’arte, i tecnici in servizio in questo ufficio e le istituzioni coinvolte, il dipinto, che rappresenta un importante tassello della cultura pittorica legata alla scuola di Antonello, potrà finalmente entrare a far parte della collezione museale messinese».

Alla presentazione dell’opera saranno presenti, inoltre:

  • l’assessore Scarpinato,
  • la direttrice del Museo Accascina Marisa Mercurio,
  • il soprintendente dei Beni culturali di Messina Orazio Micali,
  • il professore emerito dell’Università di Ginevra Mauro Natale, studioso della pittura rinascimentale, provenzale e fiamminga.

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