La “iena” Matteo Casciari, inviato del celebre programma di Italia 1, è sbarcato nuovamente a Messina per occuparsi della questione irrisolta di Via Nicaragua. Sabato scorso, le telecamere della trasmissione di Mediaset, guidate dall’irriducibile Matteo Casciari, hanno effettuato le riprese di quanto accaduto nella strada pubblica che una famiglia del luogo aveva deciso di privatizzare.
Ricordiamo infatti che via Nicaragua, al rione San Licandro, era stata “chiusa” alla pubblica fruizione, con tanto di cartello “Proprietà privata”. Impedito anche l’attraversamento pedonale. Già, nel 2011 l’ex presidente del V Quartiere, Alessandro Russo, aveva presentato una denuncia ai Carabinieri.
Era arrivato anche Casciari già una prima volta, stranamente dopo anni di inutili segnalazioni, a vecchie e nuove amministrazioni, qualche cosa si è mossa e i cancelli sono stati sradicati dai funzionari del Comune. L’entusiasmo iniziale dei vicini, che finalmente si erano visti riconosciuti quello che ritenevano il loro diritto di fruire della strada, si è subito sgonfiato quando gli stessi che avevano alzato i cancelli hanno cementato le fioriere all’imbocco della via.
Così, ieri sera, Via Nicaragua è stata di nuovo protagonista di un servizio de “Le Iene”. Casciari, chiamato dai residenti della zona, amareggiati per i nuovi sviluppi, si è recato, ancora una volta, dal sindaco Renato Accorinti per chiedergli quali sarebbero stati i provvedimenti che intendeva prendere nei confronti di coloro che avevano riprivatizzato una pubblica via. Anche se, va detto, gli “autori” sostengono essere nel pieno diritto di farlo.
A questo proposito, proprio ieri, l’inviato di Italia 1 ha tentato di avere chiarimenti in merito, ma un componente della famiglia gli ha risposto: “Non c’è niente di sbagliato, abbiamo noi le carte giuste”.
La questione di Via Nicaragua rimane comunque aperta, e a confermarlo è lo stesso Accorinti, che nel salutare la Iena dichiara: “Sicuramente ci rivedremo in una nuova puntata”, lasciando intendere che, questa volta, i trasgressori dovrebbero essere sanzionati.
Laura Costa
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