Secondo voci, il parroco ha l’amante, l’arcivescovo sente quelle voci e il Don è trasferito d’urgenza. Taormina è in fermento in questi giorni: l’amato parroco, Don Salvatore, artefice di un avvicinamento della cittadinanza alle chiese della Perla dello Ionio, attivissimo nel suo apostolato, vivace nelle omelie, è accusato di “avere l’amante”. Voci, nessuna certezza, ma per lui è arrivata la lettera dell’Arcivescovo di Messina, il 29 luglio scorso. Don Salvatore Sinitò, 60 anni,interrompe il suo incarico di arciprete di Taormina dal 18 agosto.
“Il prete ha l’amante?. No, non ce l’ha”.
Tra i vicoli di Taormina, affacciati al Belvedere,seduti al Mocambo, o stesi sulla spiaggia, non “c’è residente che non si dibatta tra l’una o l’altra “sentenza”.
Persino il Comune non tralascia il gossip del parroco: in Consiglio comunale, all’ordine del giorno c’è la richiesta alla Curia di intervenire e chiarire se Don Salvatore ama il prossimo suo oltremisura oppure no.
Pare che, però, molti propendano per la tolleranza, facendo prevalere il “tanto” fatto da Don Salvatore per la comunità cristiana all’eventuale “vizietto”.
Nei quasi 5 anni da arciprete, infatti, la religiosa Taormina ha avuto un’ottima guida: dalla riapertura delle chiese abbandonate del compresorio ionico, al restauro del cinema parrocchiale.
Una pecca, oltre l’amore presunto? Le modalità manageriali di gestire i matrimoni che si celebrano a Taormina. Pare che il Don abbia imposto ad ogni coppia di promessi sposi il fotografo, il fioraio e forse anche il menù.
Insomma, la vicenda di Don Salvatore anima l’estate taorminese. Come finirà? Per Monsignor Calogero La Piana, arcivescovo di Messina, è già finita: via da Taormina dal 18 agosto.
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