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Il presidente Sergio Mattarella a Messina: «Con i giovani, il Meridione si rilancia»

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Il ruolo dei giovani nella crescita del nostro Paese, l’importanza di un’informazione indipendente, le opportunità del PNRR: questi i temi principali trattati dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Messina, al Teatro Vittorio Emanuele, in occasione dei 50 anni della Fondazione Bonino Pulejo e dei 70 anni della Gazzetta del Sud. Qui il Capo dello Stato è stato premiato come appassionato custode della Costituzione italiana e sostenitore dei principi di libertà e pluralismo dell’informazione e della cultura come veicolo primario di formazione delle coscienze.

Accolto dal Commissario Straordinario del Comune di Messina, Leonardo Santoro e dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha tenuto un breve discorso, ieri, mercoledì 14 aprile, al Teatro Vittorio Emanuele, toccando diversi temi del dibattito contemporaneo. Ricevuto il premio dalla Fondazione Bonino Pulejo, il Capo dello Stato ha fatto un breve discorso.

«È motivo di prestigio – ha esordito – ricevere il premio intitolato a Umberto Bonino e Maria Sofia Pulejo. Da giovane ho avuto la possibilità di conoscere Umberto Bonino. Questo premio pensavo di riceverlo venendo qui a Messina da senatore a vita, non più da Presidente della Repubblica, ma questa veste mi consente di ricordare in maniera significativa le due ricorrenze che oggi ricordiamo».

Sergio Mattarella a Messina: «Con i giovani, il Meridione si rilancia»

E il discorso è quindi virato sull’importanza di avere un‘informazione indipendente, che faccia da scudo alle fake news, e non solo: «Lo stiamo vedendo adesso con lo scenario inatteso e imprevedibile di guerra nel nostro Continente. Vi si agitano anche tentavi di notizie false, di nascondere la verità, la realtà e i fatti. L’importanza di organi indipendenti si manifesta ancora una volta fondamentale. Un sistema informativo che non si preclude alcuna voce, ma non subisce i falsi, sa informare con capacità critica i lettori su fatti e realtà».

Fondamentale, ha poi sottolineato, anche il ruolo dell’informazione durante la pandemia covid-19: «Di fronte a propalazione di notizie false di scenari complottistici e di teorie anti scientifiche, il sistema informativo del nostro Paese ha svolto un’importante funzione per sorreggere la buona conoscenza. Se non fosse stato per la comunità scientifica che ci ha consegnato in breve tempo strumenti efficaci contro la pandemia noi oggi non potremmo essere qui, perché l’ondata di contagi ancora presente non avrebbe gli effetti limitati che ha e probabilmente avrebbe effetti devastanti sull’economia del nostro Paese».

Ma oggi l’Italia si appresta a nuove importanti sfide e a nuove opportunità. E in questo contesto, ha sottolineato il presidente Sergio Mattarella, il ruolo dei giovani è fondamentale: «In questo periodo in cui siamo impegnati con il PNRR, in una storica opportunità di rendere più efficiente il sistema del nostro paese, l’impegno per i giovani del meridione è di estrema importanza. Perché con i giovani il Meridione si rilancia, il nostro paese può rendersi più moderno ed efficiente».

Nella sua giornata al Vittorio Emanuele di Messina, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme a sua figlia Laura, ha inoltre visitato le mostre allestite all’interno del Teatro, accompagnato dal commissario straordinario del Comune di Messina Leonardo Santoro, dal presidente della Fondazione Bonino Pulejo Pasquale Morgante e dal presidente del Vittorio Emanuele Orazio Miloro. Tra gli allestimenti, “La comunicazione e le sue forme nell’arte”, curata dal Museo regionale di Messina (MuMe) e promossa dall’assessorato regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana: un itinerario suggestivo attraverso ottanta reperti appositamente selezionati.

A pochi minuti dall’arrivo del Capo dello Stato al Vittorio Emanuele di Messina, un gruppo di manifestanti si è riunito nello spiazzo di fronte alla piazza del Teatro per protestare contro il riarmo.

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