Vi starete chiedendo come fa una moto ad attraversare lo Stretto di Messina e, a dir la verità, anche noi. Tutti se lo chiedono tranne Luca Colombo il recordman che ha già “volato” sull’acqua con le due ruote.
La partenza di Luca Colombo per la traversata sullo Stretto di Messina è prevista tra lunedì 17 e domenica 23 maggio, da Torre Faro. Da Capo Peloro – per una distanza di 3,2 chilometri – il pilota arriverà dall’altra parte, a Cannitello, con la sua moto da cross.
L’evento è patrocinato da F.M.I. Comitato Regionale Lombardia, in collaborazione con la Gazzetta dello Sport, in sinergia con il Sindaco Cateno De Luca e degli Assessori allo Sport Francesco Gallo, alle Politiche del Mare Dafne Musolino, alla Cultura Enzo Caruso e alla Protezione Civile Massimo Minutoli. Insieme alle istituzioni coinvolti anche il Moto Club Messina, il Moto Club Arluno e il Moto Club dello Stretto Reggio Calabria.
Luca Colombo attraverserà lo Stretto di Messina in moto
Il pilota milanese Luca Colombo ha già ha attraversato, nel 2017, il lago di Como e nel 2019 ha conquistato il primato mondiale di velocità sull’acqua con una moto da cross (adattata) volando fino a 104 km/h, superando di oltre 10 km/h il precedente record detenuto dell’australiano Robbie Maddison che era di 93,3 Km/h. La moto da cross di Luca Colombo è una Honda CRF 450R fornita da Red Moto di Desio, già protagonista dei record precedenti e ora completamente rinnovata nella livrea.
La due ruote è stata scrupolosamente preparata nel motore e nei particolari da Giorgio Lumini tecnico motorista di numerosi campioni mondiali e da Angelo Pezzano aumentando cilindrata e potenza per affrontare l’ardua sfida del mare.
Come si va in moto sullo Stretto?
Il mezzo di Luca Colombo è dotato di pattini nautici e ruota posteriore con palette speciali per fornire la spinta idrodinamica necessaria a far planare sull’acqua gli oltre 205 kg di peso a pieno carico. Per riuscire nell’impresa Colombo dovrà completare il tragitto senza scendere mai al di sotto della velocità critica di 30 nodi (55,6 km/h), fattore decisivo per poter “volare” sul pelo dell’acqua senza affondare. La traversata, mai tentata prima d’ora, presenta numerose difficoltà, tra cui i vortici e le forti correnti dello Stretto di Messina.
Per la sua sicurezza Colombo ha scelto di indossare al polso Kingii Wearable, il più piccolo dispositivo personale di galleggiamento al mondo mentre l’eventuale recupero della moto è affidato a un dispositivo autogonfiabile che si attiverà automaticamente in caso di perdita di potenza evitando così al mezzo di inabissarsi. Durante la traversata Luca Colombo sarà affiancato dal Team K38 di Fabio Annigoni, campione nazionale di moto d’acqua e Istruttore di tecniche di soccorso con moto d’acqua (Aquabike).
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