Il “Natale della Ricostruzione”, la Messina post Terremoto in mostra tra i Palazzi della città

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Una mostra diffusa dedicata alla ricostruzione di Messina dopo il Terremoto del 1908 con esposti i progetti realizzati e quelli non realizzati, per attraversare con lo sguardo le fondamenta della città dello Stretto e immaginare i palazzi che non sono mai stati costruiti: è questa una delle iniziative che il Comune sta organizzando per il Natale 2021 insieme ad altri Enti.

Un Natale che, spiega l’assessore alla Cultura, Enzo Caruso, sarà sì il “Natale della Rinascita” – come anticipato in conferenza stampa lo scorso 13 ottobre –, ma anche il “Natale della Ricostruzione”. La mostra sarà presentata più nel dettaglio nelle prossime settimane e vedrà l’esposizione dei reperti post terremoto in diversi palazzi storici e sedi istituzionali. Il progetto vede infatti il coinvolgimento della Soprintendenza ai Beni Culturali, della Biblioteca Regionale, del Genio Civile, del Teatro Vittorio Emanuele e dell’Archivio di Stato.

«Sarà come ricostruire un puzzle – spiega l’assessore Caruso – riferito ad un’epoca che, grazie alla sinergia delle Istituzioni che hanno risposto con entusiasmo all’invito, restituirà nel suo insieme ai messinesi, durante il periodo natalizio, il patrimonio frazionato di documenti, immagini e progetti custodito negli archivi di ogni singolo Ente. La Mostra, da presentare in una conferenza stampa congiunta, sarà allestita da ciascuna Istituzione presso la propria sede, rimarrà aperta durante le feste natalizie e sarà caratterizzata da una “Notte della Ricostruzione”, inserita nel programma del “Natale della Rinascita” e allietata da eventi musicali programmati in ciascuna location».

A prendere parte alla riunione convocata dall’assessore alla Cultura, Enzo Caruso, per discutere dell’iniziativa: la Direttrice dell’Archivio di Stato, Angela Puleio, il Presidente del Teatro Vittorio Emanuele, Orazio Miloro, la Soprintendente ai BB.CC.AA., Mirella Vinci, la Direttrice della Biblioteca Regionale, Tosi Siragusa, e il geologo Giuseppe Schirò del Genio Civile.

 

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