Il Ministro alle Infrastrutture Giovannini a Messina: «7 miliardi di euro per la Sicilia»

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A Messina per l’inaugurazione della nuova nave di Rfi, Iginia, che coprirà il traghettamento dei treni tra Sicilia e Calabria, il Ministro alle Infrastrutture e alla Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha annunciato 7 miliardi di euro di investimenti per la Sicilia (e altrettanti per la Calabria) e fatto il punto sullo studio di fattibilità per la realizzazione del Ponte sullo Stretto.

Presentazione in pompa magna questa mattina per l’arrivo della nuova nave traghetto di Rete Ferroviaria Italiana. Presenti le istituzioni locali e regionali, il Commissario Straordinario Leonardo Santoro, il prefetto di Messina Cosima di Stani, i vertici di RFI e il vicepresidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao. Ospite d’onore, il Ministro alle Infrastrutture e alla Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini. La nuova nave, ricordiamo, è stata realizzata con un investimento di 57 milioni di euro, 7 dei quali finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

«È un buon giorno – ha esordito il Ministro Giovannini dopo aver dedicato un pensiero alle vittime della guerra in Ucraina – perché siamo qui a inaugurare una nave straordinaria, che porta in sé, nella chiglia, la storia, la tradizione. Avete sentito il senso di questo investimento. Il Ministro che ha la responsabilità di questo dicastero ha una “maledizione”, quella di non poter inaugurare mai nulla di quello che ha iniziato. Inaugura cose fatte dal Ministro precedente o da due Ministri prima. Ecco, oggi, coerentemente con questa “maledizione”, che però è una benedizione, mi trovo qui su una nave che non ho avviato io, ma che incarna quell’elemento che abbiamo voluto sottolineare anche con il cambio di nome del Ministero. E cioè una scelta in cui la transizione ecologica, la transizione digitale, sposa il miglioramento del benessere delle persone. Oggi si tocca con mano che gli annunci fatti mesi fa sull’investimento straordinario, quasi mezzo miliardo di euro, sul miglioramento dell’attraversamento dinamico dello stretto di Messina sono realtà. Lo vedremo anche tra qualche mese, quando grazie all’impianto sui treni delle batterie potremo accelerare il trasferimento ferroviario tra le due sponde dello Stretto. Poi, investimenti nelle stazioni e in tanti altri frangenti che diventeranno realtà grazie al PNRR».

«Com’è stato ricordato dal vicepresidente Armao – ha proseguito –, l’investimento dello Stato su Sicilia e Calabria non si ferma qui. Ci sono 7 miliardi per la Sicilia, 7 miliardi per la Calabria. E non è finita qui, perché grazie alle risorse del fondo Sviluppo e Coesione abbiamo co-programmato progetti per la Sicilia e la Calabria. Questa è un’opportunità per tutti, la collaborazione istituzionale è fondamentale. Ho voluto incontrare anche i sindaci delle Città Metropolitane, Messina ha una situazione particolare, ma spero che potremo incontrarci presto».

Infine, il Ministro Giovannini non poteva  non parlare del Ponte sullo Stretto di Messina: «Noi abbiamo incaricato Rfi di fare la gara per il progetto di fattibilità – ha spiegato, Rfi ci ha mandato un cronoprogramma. Il tema va affrontato in tutte le sue dimensioni, in modo serio, non ideologico, per riuscire a trovare, se possibile, una soluzione adeguata da tutti i punti di vista».

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