aliscafo della liberty lines che collega messina a reggio calabria

Liberty Lines. Il deputato ARS De Domenico chiede il riassorbimento dei 72 lavoratori

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Riaffiora nel dibattito regionale il tema dei 72 lavoratori di Liberty Lines licenziati a inizio novembre. In particolare, il deputato dell’ARS Francesco De Domenico ha chiesto il riassorbimento dei marittimi e una gestione più efficiente del servizio di collegamento tra Messina e Reggio Calabria effettuato tramite aliscafi.

Secondo quanto riportato dall’Onorevole De Domenico, infatti, sembrerebbero esserci ancora spazi di manovra per ridare lavoro alle 72 persone che hanno perso il posto nel passaggio della gestione del servizio dalla Liberty Lines alla neonata Blueferries (di proprietà di Rfi, Rete Ferroviaria Italiana). La questione del licenziamento, ancora non risolta, sembrerebbe infatti aver incontrato l’opposizione sia del governo regionale che di quello nazionale, ha spiegato l’Onorevole.

Nello specifico, De Domenico puntualizza: «Avendo, altresì, appreso che società Blueferries continuerà a gestire esclusivamente il traffico delle navi di medie e grandi dimensioni, mentre la nuova società pubblica Blujet dovrebbe gestire i mezzi veloci, ci chiediamo cosa ne sarà dell’emergenza occupazionale che riguarda i 72 lavoratori di Liberty Lines».

«Per questo – conclude sull’argomento – ho presentato una ulteriore interrogazione per chiedere con forza il ri-assorbimento dei lavoratori ex Liberty Lines oggi non più procrastinabile».

Ma la questione posta dal deputato messinese all’Assemblea Regionale Siciliana ha un respiro più ampio e riguarda, in generale, i collegamenti veloci tra Messina e Reggio Calabria e l’idea stessa di una sinergia effettiva tra le due città metropolitane che, insieme, dovrebbero costituire l’Area dello Stretto «tanto sbandierata ma mai concretamente attuata».

Sebbene, infatti, il Deputato valuti positivamente l’intenzione dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana Maurizio Gentile di «incrementare il numero di corse dei mezzi veloci previste tra Messina e Villa S. Giovanni, al fine di garantire un collegamento più efficiente con i treni in partenza e in arrivo, ed in particolare istituire una corsa serale da effettuarsi con navi veloci tra Messina e Villa San Giovanni», questa stessa idea gli appare come la “spia” di una concezione di continuità territoriale troppo ancorata al mezzo ferroviario.

Per creare una vera Area dello Stretto, un polo di sviluppo che metta insieme, integrandole, le due realtà metropolitane al fine ottenere risultati migliori in settori quali il turismo, il commercio, quello delle attività ricreative e delle iniziative culturali, occorrerebbe, secondo De Domenico, rendere più efficienti i collegamenti veloci, effettuati tramite aliscafi, tra Messina e Reggio Calabria.

Per fare un esempio delle carenze del servizio da lui riscontrate, De Domenico ha ricordato che: «Il servizio di collegamento con navi veloci attualmente garantito tra Messina e Reggio Calabria è da ritenersi del tutto insufficiente, in quanto privo di corse oltre le ore 21 nei giorni lavorativi e oltre le ore 17.40 nei giorni di sabato, domenica e nei festivi».

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