Sembrano delle vere e proprie condanne a morte, quelle che l’Amministrazione opera sugli alberi, i nostri indifesi giustiziati. Oggi toccava ai due Ficus magnoloides di Piazza Juvara, gli alberi espiantati verranno sostituiti da due ulivi.
«L’Amministrazione comunale – si legge nella nota – prosegue l’azione di messa in sicurezza e riqualificazione del patrimonio arboreo cittadino completando i lavori di Piazza Juvara per riportarla al precedente prestigio.
Nella mattinata di oggi – lunedì 21 dicembre – sono stati eliminati i ceppi dei due Ficus magnoloides e nel corso dei lavori sono state confermate tutte le valutazioni tecniche eseguite per giustificare la scelta di sostituire detti alberi, peraltro messi a dimora da privati in un luogo certamente non idoneo».
Nuovi alberi a Piazza Juvara
Dai rilievi effettuati dai tecnici comunali si è potuto verificare lo stato degli alberi, che erano stati precedentemente capitozzati. «È stato possibile rilevare la modesta espansione dell’apparato radicale dell’esemplare ubicato nell’aiuola destra – continua la nota – caratterizzato da radici superficiali per il quale l’approfondimento è stato impedito da vecchi manufatti in conglomerato cementizio.
L’esemplare sinistro, una volta espiantato, evidenziava il palco radicale completamente compromesso nelle sue funzioni trofiche e di ancoraggio da un importante attacco di carie bianca. A breve verranno ripristinate le aiuole per potere collocare a dimora due esemplari adulti di Ulivo».
«Proseguiamo – ha detto l’Assessore Minutoli – sul percorso tracciato da questa Amministrazione per garantire la messa in sicurezza del patrimonio arboreo, procedendo anche alla sostituzione di quelle essenze non idonee alle zone fortemente antropizzate».
Come viene la carie del legno?
Il processo infettivo della carie del legno si sviluppa in corrispondenza di una lesione di origine parassitaria o una ferita dovuta al taglio a livello dell’apparato aereo o dell’apparato radicale. Le ferite tipiche delle piante in piedi sono grossi tagli di capitozzatura, potature scorrette, ferite provocate da chiodi o corpi metallici, lesioni da insetti xilofagi.
Con il contatto ospite-fungo avviene la contaminazione, prosegue la penetrazione da qualsiasi lesione, si parla quindi di penetrazione indiretta del fungo. L’infezione può procedere all’interno della pianta colpita per trasmissione intercellulare e per via sistematica attraverso i vasi del tessuto conduttore. Il fungo in questo modo trae nutrimento dai succhi presenti negli spazi intercellulari e continua la sua vita.
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