L’Ufficio Statistica del Comune di Messina ha pubblicato un report sulla rivelazione territoriale dei prezzi al consumo di dicembre 2020. Gli indici sono stati elaborati nel contesto determinato dalle misure adottate con il Dpcm del 3 novembre 2020 per contrastare la nuova ondata della pandemia Covid-19.
Il contesto, quindi, rivela anche le limitazioni e almeno in parte le criticità del periodo marzo-maggio. Dal dato che emerge sui beni di consumo, a Messina è salito il prezzo di tabacchi e bevande alcoliche con un +2,4% e il prezzo dei libri di narrativa con un + 1,2%, dovuto a un aumento dei prezzi dei best-seller.
«L’offerta commerciale di beni e servizi – si legge nel report sui prezzi al consumo di dicembre a Messina – ha subìto quindi nuove ulteriori restrizioni e le attività di rilevazione presso i punti vendita e i rispondenti hanno incontrato nuovamente difficoltà crescenti. Il numero di mancate rilevazioni, pur non toccando i livelli di marzo e aprile, è tornato ad aumentare dopo essere diminuito in particolare nel periodo compreso tra giugno e ottobre.
L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi dell’elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo».
Prezzi al consumo in aumento o in discesa? I dati per Messina
Secondo la rilevazione, nella città di Messina nel mese di dicembre 2020 si registra un incremento congiunturale del 0,3% e tendenziale del 0,1% dell’indice dei prezzi al consumo.
Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente:
- prodotti alimentari e bevande analcoliche (+1,7%),
- bevande alcoliche e tabacchi (+2,4%),
- abbigliamento e calzature (+0,4%),
- mobili, articoli e servizi per la casa (+1,2%),
- servizi sanitari e spese per la salute (+0,6%),
- ricreazione, spettacoli e cultura (+0,8%),
- servizi ricettivi e ristorazione (+1,1%),
- altri beni e servizi (+1,7%).
Decrescono invece:
- Abitazione, acqua, elettricità, e combustibili (-2,3%),
- trasporti (-2,9%),
- comunicazioni (-3,4%),
- istruzione (-3%).
I prezzi al consumo di dicembre a Messina – il report
L’Ufficio Statistica ha quindi rilevato l’andamento dei prezzi al consumo di dicembre per la città di Messina in macro-aree:
- Energia elettrica: nel mercato dell’energia elettrica si rileva un lieve aumento congiunturale delle tariffe nel mercato libero (+04%; -2,8% il tendenziale).
- Servizi di trasporto: nel mese di dicembre si registra un aumento congiunturale generalizzato dei prezzi dei trasporti. L’aumento più marcato interessa i voli europei (+37,2%; -23,8% il tendenziale), con i voli low cost che presentano una variazione più alta rispetto a quelli tradizionali. Seguono i voli intercontinentali (+21,9%; -4,4% il tendenziale) e quelli nazionali (+9,1%; -38,4% il tendenziale), caratterizzati entrambi da una variazione più marcata dei voli di linea tradizionali. Di minore entità è l’aumento congiunturale nel trasporto marittimo (+4,0%; +8,2% il tendenziale), dovuto soprattutto ai collegamenti con l’estero, e nel trasporto ferroviario nazionale (+2,6%; +14,3% il tendenziale), dovuto alla minore disponibilità di offerte commerciali, principalmente per il servizio di alta velocità.
- Attività turistiche e ricreative: questo mese non sono stati utilizzati i dati relativi ai pacchetti vacanza nazionali e internazionali e quelli relativi ai parchi di divertimento, agli impianti di risalita e ai parchi nazionali, giardini zoologici e giardini botanici perché l’erogazione dei servizi è risultata limitata a causa delle misure restrittive di lockdown contemplate nel dpcm del 3 dicembre.
- Cultura: si registra una crescita congiunturale nei libri di narrativa (+1,2%; +0,0% il tendenziale), a causa di un aumento di prezzo dei best seller. Viceversa si registra una diminuzione congiunturale nei periodici (-0,6%; +0,4% il tendenziale) legata a una diversa offerta di allegati.
Il report completo qui.
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