Debiti, spese, tasse importanti mettono in crisi complessivamente due alberghi a Lipari e un altro in una diversa isola delle Eolie. Il risultato? Non offriranno i propri servizi per la prossima stagione estiva perché impossibilitati a riavviare l’attività. Ad essere attaccato dunque uno dei settori specchio della vocazione naturale di questi luoghi: il turismo. L’ex sindaco di Lipari, Mariano Bruno, accende i riflettori sull’ennesimo scacco economico a questi luoghi: una grossa perdita considerando che anche altre strutture alberghiere vivono nell’incertezza di una stagione che non si prospetta della migliori per diversi aspetti critici tra cui le difficoltà che riguardano i collegamenti marittimi. Incerto, infatti, il futuro dell’ex Siremar ora “Compagnia delle Isole” a causa delle continue diffide — spiega l’ex sindaco — per l’impiego di mezzi non adeguati. In crisi anche il servizio integrativo offerto dagli aliscafi delle Ustica Lines e dalle navi della Ngi poiché è ormai prossima scadenza dei bandi e si prospettano delle difficoltà nell’indire nuove gare: mancherebbero infatti circa circa 40 milioni di euro per finanziarle.
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