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Green pass: quando e dove sarà obbligatorio. Cosa cambia con il nuovo Decreto Draghi

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Green pass obbligatorio anche in zona bianca per consumare al tavolo, al chiuso, in bar e ristoranti, per accedere a musei, cinema e palestre, ma non solo, a partire dal 6 agosto 2021: è questo quanto deciso dal Consiglio dei Ministri e comunicato nel corso della conferenza stampa di ieri, 22 luglio, dal premier Mario Draghi. Vediamo nel dettaglio cosa prevede il nuovo Decreto Covid in materia di certificazione verde.

L’economia italiana è in ripresa, ma il rialzo dei contagi da coronavirus e la diffusione della variante Delta preoccupano il Governo, che corre ai ripari con due misure principali: l’allargamento delle situazioni in cui è necessario avere il green pass e, contestualmente, una modifica dei parametri per il passaggio da zona bianca a gialla, ad arancione, a rossa. Questo, in estrema sintesi, quanto affermato ieri dal Presidente del Consiglio dei Ministri, che ha sottolineato: «Invito tutti gli italiani a vaccinarsi e a farlo subito. Devono proteggere se stessi e le proprie famiglie. Il green pass non è un arbitrio, è una condizione per tenere aperte le attività economiche».

Vediamo, punto per punto, cosa ha detto il premier Draghi in conferenza stampa e cosa prevede il nuovo Decreto Covid in materia di green pass.

Mario Draghi in conferenza stampa: «L’Italia cresce e perché continui a farlo dobbiamo agire sul fronte del Covid-19»

«L’economia italiana va bene – ha esordito il presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi –, si sta riprendendo, e l‘Italia cresce a un ritmo anche superiore a quello degli altri paesi. La variante del virus è minacciosa, perché si espande molto più rapidamente di altre varianti. Altri paesi europei sono più avanti di noi nei contagi, ma abbiamo imparato che senza reagire subito, la realtà che a noi sembra lontana, delle altre nazioni, si ripete con un intervallo piuttosto ravvicinato. Quello che vediamo succedere in Francia, Inghilterra, Spagna, dobbiamo immaginare che potrà ripetersi in Italia, in assenza di provvedimenti».

«Per l’economia italiana – ha evidenziato – questo è un momento favorevole e perché continui ad esserlo dobbiamo agire sul fronte del Covid-19. I provvedimenti che abbiamo preso noi oggi sono importanti, perché introducono l’utilizzo della certificazione verde su base piuttosto estensiva».

Il punto (e i dati) sulla campagna vaccinale

Ma se si è arrivati a questo punto, se quindi l’Italia sembra ripartire, il merito per il Premier è della campagna vaccinale: «Il merito del miglioramento in Italia va alla campagna vaccinale – ha affermato. Circa 2/3 degli italiani con più di 12 anni ha ricevuto almeno una dose di vaccino, oltre la metà degli italiani ha completato il ciclo vaccinale. L’obiettivo che il Generale Figliuolo si diede di somministrare almeno 60 milioni di dosi di vaccini entro il 20 luglio è stato superato. Ad oggi abbiamo inoculato circa 105 dosi ogni 100 abitanti, come la Germania, più di Francia e Stati Uniti. Il 90% dei nostri ultra 80enni e l’80% dei nostri 70enni sono completamente vaccinati. La pressione sugli ospedali è fortemente diminuita, oggi abbiamo circa 1.300 persone ricoverate contro le 30mila di quattro mesi fa e circa 160 persone in terapia intensiva a fronte di 3.500 soltanto a fine marzo. I decessi sono diminuiti, ieri se ne sono registrati purtroppo 21, contro quasi 400 di quattro mesi fa. Sostanzialmente quindi la situazione è in forte miglioramento».

«La campagna vaccinale – ha aggiunto il presidente Draghi – ha permesso all’economia di riprendersi. La produzione industriale è cresciuta dell’1,2% rispetto ai tre mesi precedenti, l’occupazione è in aumento, la quota dei lavoratori inattivi è in calo e con la stagione estiva ci aspettiamo un’ulteriore ripresa delle attività nel settore dei servizi». Per queste ragioni, sottolinea il Premier, è necessaria l’estensione del green pass, per portare avanti la ripresa senza essere costretti a chiudere.

Nuovo Decreto Covid: quando sarà obbligatorio il green pass (dal 6 agosto)

Il green pass sarà obbligatorio dal 6 agosto 2021 per svolgere o accedere alle seguenti attività o ambiti:

  • Servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso (come bar e ristoranti). Non sarà necessario per consumare al bancone neanche qualora questo si trovi al chiuso;
  • Spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive;
  • Musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
  • Piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
  • Sagre e fiere, convegni e congressi;
  • Centri termali, parchi tematici e di divertimento;
  • Centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione;
  • Attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
  • Concorsi pubblici.

Come scaricare il green pass

Può ottenere il green pass chi risponde ai seguenti requisiti:

  • ha ricevuto almeno una dose del vaccino anti-covid;
  • è risultato negativo al tampone molecolare/antigenico (validità 48 ore);
  • è guarito dal coronavirus (validità 6 mesi).

È possibile ottenere la certificazione verde da diversi canali in modo autonomo:

  • sulla piattaforma del Governo con accesso tramite identità digitale (Spid/Cie) oppure con Tessera Sanitaria (o con il Documento di identità se non sei iscritto al SSN) in combinazione con il codice univoco ricevuto via email o SMS;
  • nel Fascicolo sanitario elettronico;
  • tramite l’App “Immuni”;
  • tramite l’App IO.

Maggiori dettagli a questo link.

Le multe per chi viola le regole

Sono i titolari o i gestori delle attività sopra elencate a dover controllare che l’utenza sia in possesso del green pass.

In caso di violazione può scattare una multa da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.

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