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“Gratta e sosta addio, meglio i parchimetri”. La proposta di Gioveni

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parcometroCi riprova Libero Gioveni, il consigliere della terza circoscrizione, e propone, ancora una volta, l’eliminazione dei “gratta e sosta”, spesso introvabili e motivo di disagio per i cittadini. La sua proposta verte ancora sull’istallazione dei parcometri, più funzionali alle necessità degli utenti. Gioveni aveva esposto il suo progetto l’8 Gennaio scorso al Commissario Straordinario, Luigi Croce, e all’allora Commissario dell’Atm, Santi Alligo (oggi Spicuzza), già sperimentato con successo in molti Comuni italiani. «Il nuovo servizio di pagamento delle tariffe per la sosta — ribadisce convinto Gioveni — servirebbe a garantire celerità nell’assolvimento dell’adempimento previsto (in quanto l’immediata operazione di pagamento ed esposizione della ricevuta eviterebbe il disagio di dover ricercare il rivenditore aperto più vicino che, appunto, si trova anche sprovvisto di “gratta e sosta”), ma anche risparmio per gli utenti, che così potrebbero arrivare a pagare solo il tempo di sosta effettiva mediante il frazionamento della tariffa oraria». «Sarebbe, infatti, possibile “acquistare” anche un periodo minimo di sosta (ad esempio, nelle aree in cui si paga la tariffa massima di 1 euro l’ora si potrebbe sostare 15 minuti inserendo appena 25 cent.) — continua l’esponente Udc — anziché pagare l’ora intera o la mezzora che non si utilizzerebbero completamente. Inoltre, aggiungendo altre monete da 5 centesimi (e multipli) l’utente potrebbe proseguire la sosta secondo le proprie esigenze seguendo le indicazioni fornite automaticamente dal display del parcometro proporzionalmente alla tariffa oraria». Tra gli altri vantaggi che questa innovazione porterebbe, il consigliere segnala: l’eliminazione dei tanti contenziosi legali derivanti da errate compilazioni degli attuali tagliandi; eviterebbe il disagio dell’acquisto dei biglietti negli orari di chiusura delle rivendite; scongiurerebbe gli eventuali tentativi di contraffazione potenzialmente riscontrabili; erogazione dei biglietti di corsa semplice per le linee urbane o per lo stesso tram obliterabili direttamente in vettura. Da non sottovalutare che tutto ciò servirebbe anche all’Amministrazione Comunale per “fare cassa”: «I parcometri, infatti — evidenzia Gioveni —, potrebbero essere utilizzati anche come spazi pubblicitari consentiti per le aziende che ne facciano richiesta con conseguenti nuove entrate economiche per il Comune o per la stessa azienda trasporti». Per di più «i costi di realizzazione e installazione delle colonnine per Palazzo Zanca sarebbero tranquillamente ammortizzate da un minimo corrispettivo sugli introiti che andrebbe versato alle ditte fornitrici». «Resta inteso — conclude — che il servizio di vigilanza e controllo nelle zone blu rimarrebbe sempre a carico degli ausiliari del traffico che tra l’altro, con questo nuovo sistema, avrebbero forse anche meno diverbi con gli utenti della strada».

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