foto intervento vigili del fuoco - alluvione giampilieri

Giampilieri e la commemorazione in differita

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Commemorare chi ha perso la vita nelle stragi o in seguito a calamità naturali è un modo per evitare che si spengano definitivamente i riflettori su una triste vicenda, ricordando vittime innocenti cadute per mano o negligenza altrui. In tali occasioni una data acquista valore assoluto, ad essa si associano storie e personaggi. I futuri anniversari diventano, dunque,  giornate di lutto e di riflessione. E’ importante rispettare una data affinché fiaccolate o eventi simili non si trasformino in squallide passerelle per politici o inutili manifestazioni di facciata.

Tra qualche giorno ricorre il sesto anniversario della tragica alluvione che nel 2009 ha colpito l’estrema periferia sud messinese e il comune di Scaletta Zanclea. In quel drammatico 1 ottobre 2009 morirono sotto al fango 37 persone. Come ogni anno i centri colpiti dal nubifragio ospiteranno commemorazioni e momenti di preghiera. A Giampilieri però tutto avverrà in differita. Il 1 ottobre don Alessandro De Gregorio, parroco del luogo, dovrà infatti recarsi in Cattedrale ad omaggiare il dimissionario Mons. Calogero La Piana. La Curia ha infatti scelto proprio quel giorno per organizzare il commiato all’ormai ex arcivescovo di Messina. Occorrerà dunque spostare di 24 ore la tradizionale messa nella chiesa madre della frazione collinare.

Una scelta tollerata dal Comitato “Salviamo Giampilieri” e dagli abitanti del villaggio che hanno accettato di posticipare ogni celebrazione al giorno successivo. Ma c’è chi ha detto no. Nino Lonia, che in seguito all’alluvione ha perso moglie e figli, non ci sta e in una lettera inviata alla Gazzetta del Sud sottolinea la propria contrarietà a commemorare i defunti il 2 ottobre. Insieme a lui, tanti messinesi hanno criticato tale decisione, presa troppo frettolosamente dalla Curia forse ancora scioccata dalle improvvise dimissioni di Calogero La Piana.

Anticipare o posticipare una commemorazione, d’altro canto significa svuotarla di ogni significato. A questo punto, se non si può più tornare indietro, è meglio darsi appuntamento direttamente al 1 ottobre 2016.

Andrea Castorina

 

(375)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.