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Gestione rifiuti appesa tra le richieste della TirrenoAmbiente e la delibera per il credito dell’Ato3. A rischio il servizio

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rifiutiDa un lato la Tirrenoambiente che “minaccia” per lunedì prossimo la chiusura della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea agli autocompattatori della Messinambiente. Dall’altro i problemi burocratici, economici e politici sulla delibera di liquidazione dei debiti del Comune con l’Ato3, provvedimento che dovrà essere valutato e votato in Consiglio. Ma sembra che i tempi slitteranno a dopo ferragosto e non prima come chiedevano amministrazione ed enti.

La Regione ha già annunciato l’anticipo di 36 milioni di euro a Palazzo Zanca come prestito per saldare, via giunta municipale, l’Ato3. Sono i soldi che mancano a rendere sempre in bilico la gestione ordinaria dei rifiuti. La TirrenoAmbiente ha inviato una lettera al Comune in cui chiede il pagamento degli arretrati o altrimenti chiuderà la discarica. L’Ato3 attende che il Consiglio approvi la delibera ma l’atto dovrebbe giungere solo nelle prossime ore all’ufficio di presidenza guidato da Emilia Barrile che poi dovrà girarlo alla commissione Ambiente, di regola dovranno passare 15 giorni per il parere ma potrebbe essere fatto in meno tempo, per poi andare in aula. La Barrile ha spiegato oggi che ci sono molti dubbi sulla delibera, in testa quelli dei dirigenti e dei revisori dei conti e di non accusare i politici dei ritardi. La maggioranza intende capire cosa e quali cifre votare e senza assenso dei funzionari che si occupano dei conti potrebbe tentennare. Tra i commissari di Messinambiente e Ato3, Armando Di Maria e Michele Trimboli, pare che non ci sia proprio dialogo.

Oggi il vicesindaco Guido Signorino si è occupato di tutto quanto sta avvenendo con l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua e con Trimboli.

Nelle scorse settimane, in alcune riunioni tecniche sia a Palermo che a Messina era stato definito il percorso per l’accesso del comune al fondo regionale di rotazione per i debiti degli Enti locali verso gli Ato. In pratica, sulla base di una delibera di Consiglio che definisce i debiti dell’Ente verso l’Ato e di un’attestazione con cui l’Ato riconosce la soddisfazione della sua condizione creditizia, la Regione anticiperà al Comune 36 milioni di euro, di cui 13 a titolo di pregresse anticipazioni al comune di Messina e 23 per gli attuali rapporti tra Comune e Ato. L’intera cifra sarà restituita con un ammortamento in 10 o in 20 anni. L’Ato potrà così utilizzare l’anticipazione per chiudere i rapporti con i suoi creditori. L’atto facilita la liquidazione dell’Ato3 e consente ai titolari dell’impianto di Mazzarrà Sant’Andrea di sostenere gli investimenti per l’ampliamento del sito ed il completamento dell’impianto di compostaggio.

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