Messina ha il cuore grande e lo ha dimostrato, sabato 12 giugno, durante la raccolta alimentare organizzata dall’associazione #isamupubbirazzu per la mensa di Sant’Antonio. Raccolti e consegnati oltre 50kg di pasta e altri prodotti alimentari. Soddisfatto padre Adriano Inguscio: «Il generoso servizio e gesto, oltre ad essere espressione concreta di attenzione verso i problemi sociali della nostra città, specialmente in tempo di pandemia, si qualifica anche come segno caritativo. Grazie a nome di tutti i volontari della mensa».
La raccolta si è tenuta sabato 12 giugno presso il supermercato Lidl di Contesse ed è stata organizzata da #isamupubbirazzu grazie alla sinergia tra padre Adriano Inguscio ed Elena Donato della mensa di Sant’Antonio e Alessandro Brigandì, presidente dell’Associazione.
A commentare l’iniziativa, Elena Donato, che da 20 anni si occupa della Mensa: «Abbiamo circa 300 pasti da preparare giornalmente per le persone meno fortunate, i numeri vanno sempre aumentando a causa della pandemia. Sono dell’idea che tutti dovrebbero avere la possibilità di guardare negli occhi e conoscere le persone che frequentano la mensa di Sant’Antonio. Conoscere queste realtà».
Soddisfatto della riuscita della raccolta il presidente di #isamupubbirazzu, Alessandro Brigandì: «Nella mia vita ho sempre ricevuto tanto e credo che sia fondamentale dare e spendersi per il prossimo. Incontrare padre Adriano e la signora Donato, vedere i locali della mensa, conoscere i volontari e vederli all’opera è stato uno stimolo a fare qualcosa per i meno fortunati. Abbiamo visto con quanta dedizione e amore per il prossimo si prepara il cibo, si puliscono i locali della mensa, si confezionano e si consegnano le buste per le famiglie. Sono molto soddisfatto che la nostra idea di organizzare una raccolta alimentare sia stata accolta dalla Direzione Nazionale LIDL, che, senza indugi ci ha autorizzato a posizionare i nostri banchetti presso il punto vendita, dando così l’opportunità ai nostri concittadini di aiutare i meno fortunati che giornalmente non hanno cibo per i loro cari. Il Clan di #isamupubbirazzu ha contribuito, nel suo piccolo, a questa gara di solidarietà».
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