Sul vertice del G7 di Taormina vigilerà un apparato di sicurezza di 7.000 uomini, 4.000 tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza e 3.000 militari dell’Esercito Italiano, ma senza lo stanziamento di alcuna risorsa economica ad hoc da parte del governo. A denunciarlo è il Movimento dei poliziotti democratici e riformisti (Mp), dopo aver partecipato alla riunione operativa che si è tenuta a Roma.
“In queste condizioni”- ha avvertito il sindacato – “non solo non si può lavorare ma non si può garantire la sicurezza nè dei cittadini, nè dei potenti del mondo”.
Nel corso della riunione è stato comunicato che le singole amministrazioni della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri dovranno attingere ai loro fondi ordinari per garantire la sicurezza del Paese e degli ospiti di Stato del G7. “Una vera assurdità”- commenta Alletto, segretario generale nazionale di MP – “considerato che l’evento non è nato dall’oggi al domani ma è in calendario da tempo. Per quanto riguarda la sola Polizia di Stato, l’amministrazione aveva chiesto al Governo uno stanziamento di 150 milioni di euro per far fronte alle esigenze tecnico logistiche e per coprire le ore di straordinario, ma la risposta – prosegue – è stata negativa, o ancora peggio ci è stato comunicato di un fantomatico e generico impegno per un futuro stanziamento di risorse, una risposta irricevibile”.
Il dispiegamento dei 7000 uomini dell’apparato di sicurezza, tra servizi di ordine pubblico e vigilanza, sarà attivo dal 20 al 31 maggio, mentre dal 10 al 31 maggio le frontiere verranno chiuse. La sicurezza marittima sara’ affidata a 550 operatori della Guardia di Finanza e alle moto d’acqua della Polizia di Stato. Per la logistica sono state stipulate convenzioni con ben 43 strutture alberghiere, tra Messina e Catania, che avranno la disponibilita’ di ospitare circa 3.500 uomini. Mentre una nave Gnv ormeggiata nel porto di Messina sarà a disposizione per i 1300 aggregati.
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