La fusione Neurolesi-Piemonte si farà e non andrà a scalfire i ruoli e le competenze peculiari dei due nosocomi. Ad assicurarlo, a seguito della riunione tenutasi ieri all’ospedale Papardo, l’assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino, che ha dato l’ok per l’accorpamento. Si punterebbe ora alla creazione del più grande polo riabilitativo del Meridione. Governo e Parlamento siciliano sono d’accordo per realizzare il progetto, che consentirebbe di mettere in luce le particolarità di entrambe le strutture ospedaliere.
Alla riunione hanno partecipato oltre all’assessore Borsellino, anche il presidente della commissione dell’Ars, Pippo Digiacomo; il sindaco Renato Accorinti; il direttore generale dell’Istituto Bonino Pulejo, Angelo Aliquò; il direttore scientifico Nino Bramanti; il direttore generale “Papardo-Piemonte”, Michele Vullo; e altri deputati e funzionari regionali. Un progetto ambizioso, quello dell’accorpamento, che tutte le forze chiamate a scendere in campo dovranno sostenere e valutare nel dettaglio.
Qualche giorno fa, Digiacomo, per sedare gli animi accesi nella protesta davanti al nosocomio di viale Europa, aveva rassicurato che il Piemonte non avrebbe subito alcuna smobilitazione o chiusura ma avrebbe continuato a mantenere il proprio ruolo di emergenza. «Niente allarmismi, dunque: anche nel progetto di accorpamento con il Centro Bonino Pulejo – aveva spiegato Digiacomo – il Piemonte manterrà la sua piena operatività e il pronto soccorso resterà attivo».
Nel corso dell’assemblea cittadina, dello scorso martedì, il Comitato “Salvare l’Ospedale Piemonte” i sindacati Uil, Orsa e Fials Medici, l’area Civati del Pd, avevano chiesto a gran voce un incontro con l’assessore Borsellino.
E infatti, anche se l’accordo raggiunto tra le parti viene accolto positivamente dal Comitato “Salvare l’Ospedale Piemonte”, quest’ultimo si riserva di esprimere un cauto ottimismo in merito.
«Qualcosa finalmente si è mosso – commenta il presidente del Comitato, Marcello Minasi –, adesso inizia una fase molto delicata, da tenere sotto la lente d’ingrandimento. Resteremo vigili sugli ulteriori passi, fino alla Finanziaria regionale, dove si materializzerà il vero progetto».
Minasi aggiunge: «Auspichiamo una ritrovata unità tra le forze sociali e politiche, con l’unico scopo di tutelare e rilanciare quelle strutture che per diverso tempo hanno rischiato di andare perdute. A questo proposito invitiamo il Sindaco a riconvocare sindacati, comitati, rappresentanti del Centro Neurolesi, firmatari del documento unitario, per relazionare sul recente incontro con l’Assessore Borsellino».
Delusione esprime il Comitato per il mancato riscontro diretto con l’Assessore regionale, ieri in città. E prendendo spunto dalla spontanea adunata di un centinaio di cittadini davanti al Piemonte, Minasi dichiara: «Dopo la manifestazione di lunedì scorso e il blocco stradale di viale Europa che siamo riusciti responsabilmente a far sgomberare, chiedendo e ottenendo un colloquio in Prefettura, da cui è partita una richiesta di incontro urgente all’assessore Borsellino, con grande sorpresa abbiamo improvvisamente e repentinamente appreso che l’esponente della Giunta regionale nel pomeriggio si trovava in città. Con nostra grande delusione, abbiamo, altresì, preso atto che la stessa Borsellino non solo non si è degnata ancora di rispondere alla nota inviata dalla Prefettura e per un’esigenza di ordine pubblico, visto il caos che si era creato con il blocco, ma neppure ha pensato di prendere al volo l’occasione di questa sua visita a Messina, per riceverci ed ascoltare le ragioni del Comitato, da tempo impegnato nella battaglia per scongiurare la chiusura del Piemonte. Di certo non ci fermiamo qui, rimanendo sempre pronti a portare avanti nuove iniziative».
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