Ieri mattina un’intensa nube di fumo nero si è sollevata dagli impianti della Raffineria di Milazzo. Da una delle ciminiere, infatti, fuoriusciva una fiamma decisamente più alta rispetto al normale e questo ha causato non poca preoccupazione tra gli abitanti del Comune peloritano, che si sono immediatamente attivati per segnalare tale anomalia.
Tempestiva la risposta dei vertici della Raffineria che hanno dichiarato:«Stamattina alle 10:30 circa (ieri mattina, ndr), a causa di un disservizio elettrico, tutti gli impianti si sono fermati, con conseguente intervento dei sistemi di sicurezza, fra cui la torcia, con conseguente fumosità evidente. Al momento si sta procedendo alla graduale rialimentazione degli impianti».
Smentito ufficialmente il pericolo di un incendio, che aveva subito fatto ritornare alla mente quanto accaduto nel dicembre del 2017, quando tre operai rimasero feriti.
Qualche ora dopo, sempre dalla RAM è stato divulgato un secondo aggiornamento ufficiale:«E’ stata completata una prima fase di rialimentazione delle utenze che permette di iniziare la fase di graduale riavviamento degli impianti». Dalla Raffineria, quindi, arrivano rassicurazioni circa un graduale ritorno alla normalità ma l’attenzione di cittadini ed istituzioni si è concentrata su quella nube intensa di fumo che si è diffusa nel cielo sopra Milazzo.
Il sindaco di Milazzo ha annunciato un incontro con i vertici dell’azienda e con l’Arpa per fare chiarezza su quanto avvenuto e comprendere la quantità di fumi immessi nell’aria che rappresenta un evento grave.
Non si sono fatte attendere le reazioni delle associazioni e dei comitati ambientali della valle del Mela che in una nota ufficiale scrivono che quanto avvenuto in Raffineria: «è solo l’ultimo episodio di una situazione emergenziale ambientale e sanitaria ormai insostenibile. Per tali motivi chiediamo al Sindaco di Milazzo e al Sindaco di San Filippo del Mela di disporre, con estrema urgenza, una richiesta di riesame dell’Autorizzazione (A.I.A.) della Raffineria di Milazzo. E’ infatti necessario un nuovo riesame dell’autorizzazione che: 1) introduca finalmente dei limiti alle emissioni odorigene; 2) riduca i limiti di emissione delle sostanze inquinanti pericolose per la salute; 3) metta in sicurezza i serbatoi della Raffineria attraverso rapide operazioni di impermeabilizzazione».
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