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“Fratelli tutti”, inaugurata a Messina la nuova casa di accoglienza per senza fissa dimora

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Aperta h24, accoglie 60 persone e offre servizi completi, oltre al posto letto, anche i tre pasti principali, colazione, pranzo e cena: è stata inaugurata ieri, 30 marzo, la nuova struttura di accoglienza per persone senzatetto “Fratelli tutti”, situata all’interno del Collereale. Soddisfatto il sindaco di Messina, Federico Basile: «Testimonianza della grande attenzione che l’Amministrazione comunale riserva a questo tema». 

Dopo la chiusura di Casa di Vincenzo e il lo spostamento dei suoi ospiti, è stata finalmente inaugurata la nuova struttura di accoglienza predisposta dall’Amministrazione Basile. Presenti, il sindaco di Messina, Federico Basile, l’assessore alle Politiche Sociali, Alessandra Calafiore, la presidente di Messina Social City, Valeria Asquini, Monsignor Giovanni Accolla, il presidente della Comunità islamica di Messina Mohamed Refaat, Suor Chiara delle Ancelle Ripatrici e Pippo Previti di Cittadinanza Attiva.

A commentare, l’assessore Alessandra Calafiore: «Cambia totalmente – ha spiegato – l’impostazione della struttura rispetto a quella precedente. Quella di stamani (ieri, ndr) è stata l’occasione per conoscere una bellissima realtà all’interno della quale anche gli standard dei servizi sono stati innalzati».

casa di accoglienza fratelli tuttiCoinvolte diverse realtà territoriali, come ha spiegato la presidente di Messina Social City, Valeria Asquini: «È una realtà importante – ha affermato –, perché è anche il risultato di diversi accordi con la rete territoriale. Oltre all’unità di strada ed al cappellano Fra Giuseppe, è stata coinvolta tutta la rete che affronta la tematica della povertà ed in particolare è stato realizzato un accordo con il Rotary, nel dettaglio con la casa di Paul Harris, che vede anche i medici ed altri professionisti del Rotary svolgere servizi all’interno della struttura. Le prime visite sono state realizzate lo scorso 18 marzo ed è presente nella struttura anche un ambulatorio, all’interno del quale, inoltre, altri medici potranno prestare volontariamente e gratuitamente la propria opera. Noi siamo contentissimi di aver donato questa nuova realtà, perché i sorrisi e l’apprezzamento dei diretti interessati ci ripagano di tanto lavoro e di tanto impegno impiegati per poterla realizzare nel migliore dei modi».

 

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