Frana a Portella Castanea: un problema per la riuscita del presepe vivente

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Gravi problemi a pochi giorni dall’apertura dell’atteso presepe vivente di Castanea. Si è verificata, ieri notte, una frana sulla strada di Portella Castanea, a 500 metri dal quadrivio. La non prontezza degli interventi per ripristinare il traffico veicolare potrebbe generare difficoltà, soprattutto per gli autobus, nel raggiungimento del paese collinare, che ospita, ogni anno, più di 30mila persone, che giungono da tutta la Sicilia per l’evento di Natale.

A lanciare l’appello al Comune sono gli abitanti della zona, che ogni anno fanno squadra per realizzare uno degli eventi più belli e caratteristici della città di Messina: «L’allestimento del presepe è quasi ultimato. Tutto è pronto: luci, musiche, i figuranti e anche le vie di Castanea sono da giorni invase dagli operatori ecologici del Comune. Questo imprevisto è come una mannaia. Noi confidiamo nel pronto intervento del nostro Sindaco, che in più occasioni ha condiviso con noi momenti di festa».

Anche il consigliere della V Circoscrizione, Franco Laimo, si unisce all’appello, sollecitando le forze dell’ordine: «Dovremmo chiedere aiuto anche all’esercito italiano assieme al Corpo Forestale, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Vigili urbani e Polizia Metropolitana, per riaprire il transito veicolare nella bretella di collegamento Portella Castanea. Le strade alternative di congiunzione fra la città ed il paese collinare non agevolano il raggiungimento del presepe, in quanto le strade percorribili, dalla via Palermo alta o dalla zona di Spartà, Masse, Rodia, Gesso, sarebbero troppo strette e per i tanti bus organizzati sarebbe impossibile transitare».

Laimo segnala anche le difficoltà per i pendolari, che percorrono giornalmente la strada: «Chiedo che in tempi brevissimi, lavorando anche di notte se necessario, si possa riaprire in sicurezza il tratto di collegamento tra San Michele e Portella, ricordando che in altre zone del mondo in quattro giorni ricostruiscono un’intera strada».

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