Prosegue l’iter per il recupero della Fontana di Orione, con l’approvazione dell’accordo tra il Comune di Messina e la Soprintendenza ai Beni Culturali finalizzato all’avvio degli interventi di diagnostica e restauro, che vedranno la collaborazione dell’Opificio Pietre Dure di Firenze (Mibac). Vediamo cosa prevede l’intesa e come ci si è arrivati (con un certo ritardo).
Restauro della Fontana di Orione: un breve riassunto
Degli interventi di restauro della Fontana di Orione – realizzata nel XVI secolo dal Montorsoli e oggi posizionata a piazza Duomo, a pochi passi dalla Cattedrale di Messina – se ne parla dal 2018 nei palazzi istituzionali. A settembre di quell’anno risale infatti l’incontro tra Comune e Soprintendenza ai beni culturali finalizzato a programmare interventi di recupero per due monumenti della città: la fontana Falconieri e, appunto, quella di Orione.
A fine 2018 Palazzo Zanca si è impegnato ad assumersi gli oneri per “Interventi urgenti di Messa in Sicurezza della Fontana Orione“, “Interventi di Diagnostica della Fontana Orione” e “Restauro della Fontana Falconieri“. Mentre la messa in sicurezza del monumento di Giovanni Angelo Montorsoli è stata fatta tra luglio e ottobre 2019, e il restauro della Fontana Falconieri è stato eseguito congiuntamente dai due Enti; per la Fontana di piazza Duomo la trafila è stata più lunga.
Nel corso di un ulteriore tavolo tecnico svoltosi a settembre 2019, la Soprintendenza ha evidenziato l’opportunità di «consultare altri Istituti nazionali di ricerca e restauro in possesso di mezzi tecnici e competenze scientifiche adeguati alla natura polivalente delle problematiche conservative del bene in oggetto e nella fattispecie si é fatta carico di coinvolgere l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze del MIBAC per la pianificazione e l’esecuzione delle operazioni di restauro e la consulenza per tutte le indagini propedeutiche». Il tutto però si è fermato a causa del Covid-19.
L’Opificio di Firenze ha poi eseguito il sopralluogo tra il 12 e il 13 luglio 2021 e l’esito è stato riportato in una relazione pervenuta alla Soprintendenza il 29 luglio 2021. Adesso, a distanza di qualche mese, Comune di Messina e Soprintendenza hanno firmato l’accordo per “per l’espletamento degli interventi di recupero (diagnostica e restauro) della fontana Orione”.
Cosa c’è che non va nella Fontana di Orione?
Le criticità riscontrate nella Fontana di Orione, danneggiata principalmente dal Terremoto del 1908:
- fratturazioni in zone di tensione, specie sul gruppo centrale delle Naiadi;
- grave accentuazione di lesioni già esistenti;
- perdita consistente delle stuccature eseguite nei precedenti restauri e distacchi di frammenti;
- incrostazioni e alterazioni cromatiche del marmo con patina biologica;
- ossidazioni degli elementi metallici in corrispondenza degli impianti idrici e degrado del manto di impermeabilizzazione delle vasche.
Cosa prevede l’accordo tra Comune e Soprintendenza?
Secondo quanto previsto dallo schema di accordo, la Soprintendenza svolgerà attività di progettazione e direzione lavori mentre il Comune curerà l’iniziativa amministrativa per l’assunzione dell’impegno finanziario relative ai lavori indicati in progetto.
In particolare, la Soprintendenza ai beni culturali di Messina si impegna a:
- fornire all’Ente un Capitolato prestazionale per le indagini diagnostiche che contenga gli elementi utili per l ‘elaborazione del progetto esecutivo da eseguirsi a cura della ditta aggiudicataria dell’appalto; tale Capitolato terra conto delle indicazioni fornite dall’OPD nella relazione sopra indicata, integrandole con i contenuti del Progetto di fattibilità citato in premessa;
- fornire il progetto esecutivo di restauro della fontana Orione dopo avere acquisito gli esiti delle indagini diagnostiche seguendo le linee guida dettate dall’OPD;
- svolgere la funzione di direzione lavori nei cantieri che si attiveranno ed ottemperare a tutte le funzioni istituzionali di tutela e valorizzazione.
Il Comune di Messina si impegna a:
- sostenere l’onere finanziario della Diagnostica della Fontana Orione, il cui impegno e già avvenuto con Determina Dirigenziale n. 6938 del 27.12.2018, prenotazione 2019/77 capitolo 22372/23, che presenta un residuo di 6. 100.487,50 a seguito degli avvenuti interventi di “Messa in Sicurezza della Fontana Orione” e “Restauro della fontana Falconieri”;
- appaltare i servizi della Diagnostica della Fontana Orione;
- produrre alla Soprintendenza i risultati delle indagini e delle informazioni della Diagnostica, in formato cartaceo e digitale, con relative relazioni che evidenziano i risultati ottenuti;
- sostenere l’onere economico della collaborazione con l’OPD e provvedere all’impegno di spesa per il restauro della Fontana Orione, i cui costi potranno essere quantificati in seguito all’esito degli interventi di Diagnostica.
(Foto di repertorio, la Fontana è attualmente “impacchettata”)
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