“Find Me”: a Messina arriva il fumetto inclusivo che fa riscoprire l’orgoglio messinese

Pubblicato il alle

6' min di lettura

Presentato questa mattina al Comune di Messina il progetto di inclusione “Find Me” che parte dal fumetto. L’obiettivo è sensibilizzare al contrasto del bullismo attraverso un linguaggio inclusivo.

“Find Me” è finanziato nell’ambito dell’iniziativa “IncludiME – Sportello delle Pari Opportunità” (PN Metro Plus 2021-2027).

Collaborazione e scoperta della città

Il sindaco di Messina Federico Basile ha spiegato che Find Me fa parte di un ragionamento più ampio, che riguarda le politiche giovanili e i temi dell’inclusione e della cultura. «L’Amministrazione sta cercando di avvicinare i giovani alla propria città. L’obiettivo è far conoscere Messina a quei ragazzi che magari non la conoscono bene ma hanno voglia di scoprirla.  Il metodo utilizzato è quello del fumetto» – ha affermato.

Il Primo Cittadino ha poi continuato: «parlando anche con Lelio Bonaccorso e la sua squadra, abbiamo pensato di creare un fumetto in cui i ragazzi scoprono la città e lo faremo arrivare anche nelle scuole. In questo fumetto, oltre a scoprire Messina, si crea inclusione, si conosce il mondo del fumetto e viene alimentata la curiosità».

Find Me: riscoprire Messina

L’Assessora Liana Cannata ha evidenziato la volontà dell’Amministrazione di essere una rete in continuo divenire, che pensa come interagire in una realtà inclusiva, per rendere la città sempre più rispettosa. «Con questo fumetto vogliamo trasmettere non solo i valori come la lotta al bullismo e la parità di genere, ma vogliamo farlo con un linguaggio che sia anche inclusivo. Vogliamo far scoprire, a chi non ne ha avuto la possibilità, la città di Messina. Organizzeremo anche dei workshop in lingua dei segni perchè crediamo che la città possa cambiare solo lavorando tutti insieme. Find Me ci consentirà di riappropriarci dell’orgoglio messinese e rinsaldare la fiducia con i giovani per cambiare la narrazione che a Messina non c’è niente. Non solo, vogliamo anche dare la possibilità ai giovani di poter restare e non dover andare per forza via. Insieme, stiamo facendo un processo culturale» – ha dichiarato.

Anche l’assessore Enzo Caruso ha puntato l’attenzione sull’utilizzo del fumetto come mezzo di comunicazione efficace soprattutto fra i giovani. «Il fumetto è un linguaggio comprensibile perchè il mondo è più legato all’immagine che alla lettura. Vogliamo che i ragazzi che lasciano Messina per motivi di studio o lavoro, si portino dietro la storia e l’orgoglio di essere nati in una città importante e che magari ritornino per diventarne protagonisti» – ha affermato.

A servizio del proprio territorio

Fabio Franchi, presidente dell’Officina del Sole, ha spiegato come l’associazione sia nata da quattro ragazzi il cui obiettivo è di valorizzare il proprio territorio con cultura, incontro con i cittadini e spirito di servizio. «Noi dell’Officina siamo tutti professionisti nel settore dell’arte. Abbiamo studiato fuori e siamo tornati per mettere le nostre competenze a servizio del territorio. Per noi è importantissimo questo fumetto. Ci è stato chiesto di realizzarlo e ne siamo felici perchè il format del fumetto va bene sia per i giovani che per gli adulti. Avremo sei disegnatori che ci lavoreranno insieme ad altre persone altamente specializzate. Nella squadra siamo tutti messinesi e qualcuno di Reggio Calabria, quello che ci auguriamo maggiormente è che passi la riscoperta del territorio» – ha spiegato.

Anche lo sceneggiatore del fumetto, Siro Bizzi, ha evidenziato che a Messina le cose belle ci sono sempre state ma spesso non si conoscono. Bizzi ha spiegato che il fumetto è un mezzo trasversale che si presta a veicolare diversi tipi di messaggi e una volta scoperto, è difficile farne a meno. Inoltre, ha introdotto i nomi dei due protagonisti: Tommaso, messinese, e Salvo, filippino di seconda generazione.

Il talento c’è anche a Messina

La trasversalità del fumetto è stata evidenziata anche da Lelio Bonaccorso: «il fumetto è uno strumento magico che mette insieme tante persone e competenze molto trasversali. Find Me Messina rappresenta un percorso iniziale per arrivare ad un pubblico che è quello degli adolescenti, un mondo spesso distratto in cui lavorare con le immagini aiuta. Con questo lavoro si riscoprirà l’identità storica e culturale di Messina. Si parla di bullismo, del ruolo della donna, di inclusione etnica. Non solo: si parla anche di ecologia. Find Me è un fumetto d’avventura. Verrà creata una pagina ad hoc in cui verranno pubblicate le pagine del fumetto e ogni vignetta diventerà una foto postata su Instagram. Questo ci permette di essere ecologici e di arrivare a più persone e magari, un giorno, stampare il volume».

Bonaccorso ha spiegato che Find Me è una miniserie di sei numeri per un totali di circa 90 pagine. Questa iniziativa può fare da capofila a tante altre e inoltre ha un finale aperto che consente, quindi, di avere un seguito. «Find Me porta avanti una collaborazione con le istituzioni prendendo il meglio del territorio e crea queste collaborazioni che sono utili» – ha continuato.

Il fumetto sarà fruibile anche da persone con disabilità visiva e uditiva. Inoltre, sono previsti workshop formativi per introdurre i giovani al mondo del fumetto e offrire loro nuove competenze spendibili nel mercato del lavoro creativo.

La trama di Find Me, il fumetto che parla di Messina

Il fumetto sarà la storia di due amici. Dal momento che Messina accoglie diverse etnie, uno dei due è filippino. I ragazzi partiranno per una caccia al tesoro durante la quale dovranno trovare la sorella di uno dei protagonisti. Find Me è anche una storia di formazione perchè Tommaso e Salvo, all’inizio sono disinteressati ma alla fine vivranno la città come spazio condiviso. Il fumetto cerca di raccontare le diverse dinamiche adolescenziali con un linguaggio accessibile e inclusivo.

(84)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.