L’ingegnere Antonio Cardia risponde al presidente del Comitato “Salviamo Giampilieri” in merito ai fondi stanziati a favore di tutti gli evacuati delle alluvioni nel messinese, ad esclusione di quelli colpiti dalla catastrofe del 1° ottobre 2009. L’ingegnere Cardia desidera fare chiarezza sulla questione e scrive: «Il Presidente del Comitato – precisa – riferisce che avrei dichiarato di “non trovare gli elenchi degli evacuati” e che quindi vuole sottintendere che potrebbe essere mia la responsabilità dell’eventuale perdita del contributo (seppur esiguo, perché, è bene ricordarlo, l’importo di 700.000 euro si riferisce a tutta la Sicilia e non solo a quell’evento), desidero fare chiarezza e ristabilire la corretta informazione che una vicenda così tragica e delicata come quella di Giampilieri merita certamente di avere».
«Innanzitutto – continua –, desidero evidenziare di aver assunto l’incarico di direzione del Dipartimento Comunale di Protezione Civile e Difesa del Suolo solo di recente (gennaio 2014) e che quindi sono subentrato a pregresse gestioni che partono dal lontano ottobre 2009 (data del tragico evento). È opportuno ricordare che i Contributi per l’Autonoma Sistemazione delle famiglie sfollate a causa dell’evento dell’ottobre 2009, sono stati gestiti dall’Ufficio del Soggetto Attuatore (su delega del Commissario) e non quindi dal Dipartimento Comunale di Protezione Civile. Per effetto della cessazione dello stato di emergenza, avvenuto il 31 ottobre 2012, sono cessati i benefici concessi (Cas) alle famiglie evacuate».
«Successivamente – precisa –, l’Ufficio del Soggetto Attuatore (prima depotenziato, a causa della cessazione dello stato di emergenza, e nel corso del 2014 definitivamente chiuso) ha trasmesso gli elenchi ed i fascicoli originali dei beneficiari del Cas, ai sensi dell’articolo 8 comma 1 dell’Opcm n. 3815/09, al Dipartimento Regionale della Protezione Civile in Palermo (cfr. ad esempio note prot. n. 51951 del 27 febbraio 2013, prot. n. 247170 del 21 ottobre 2013 e prot. n. 43711 del 1 luglio 2014). I suddetti elenchi e documenti (fascicoli di ciascun beneficiario) si riferivano agli aventi diritto al Cas, aggiornati quindi fino alla chiusura dell’Opcm (ottobre 2012). Il verbale del 11 dicembre 2012, assunto al protocollo n. 310850 del 24 dicembre 2012, attesta che “non è stato effettuato alcun passaggio di consegne tra gli uffici del Soggetto Attuatore pro tempore e gli uffici comunali di Protezione Civile”».
«A seguito di diversi incontri con i vertici dell’Amministrazione comunale, che facevano seguito a relazioni/studio e mie specifiche richieste, inviate nell’ultimo semestre del 2014, l’Amministrazione stava valutando la possibilità di riattivare una apposita unità operativa, costituita da personale già proficuamente utilizzato all’ex Ufficio del Soggetto Attuatore, per la prosecuzione delle necessarie attività di competenza relative all’evento Giampilieri, quali ad esempio: verifiche, accertamenti, contabilità, ordinanze sindacali di rientro della popolazione evacuata etc. Nel corso della riunione del 24 novembre 2014 a seguito delle note del Comune di Messina nelle quali si comunicava l’intenzione di voler dismettere gli Uffici dell’ex Soggetto Attuatore, il Dirigente Generale del Drpc, ingegnere Carmelo Foti, chiedeva che venisse mantenuto in essere il predetto ufficio al fine di preservare la memoria storica di quanto effettivamente eseguito e poter garantire la continuità amministrativa delle istanze giacenti. L’Assessore del Comune di Messina (ingegnere Cucinotta) chiedeva che le predette esigenze venissero manifestate in una nota indirizzata al Comune di Messina affinché si potesse esaminare quanto richiesto».
«Ad oggi, non è ancora stata ripristinata l’unità operativa per la prosecuzione delle attività di competenza relative all’Ufficio dell’ex Soggetto Attuatore. In conclusione, credo che quanto evidenziato – seppur sinteticamente – possa chiarire la reale dinamica dei fatti a cui sono evidentemente estraneo».
È intervenuto anche l’assessore alla Protezione Civile, Sergio De Cola, in merito ai ritardi accumulati nella procedura di riconoscimento dei contributi di autonoma sistemazione alle famiglie colpite dall’alluvione del 2009. Per chiarire la situazione, De Cola scrive: «Nessuna inadempienza da parte degli uffici del dipartimento Protezione civile del Comune di Messina, gli elenchi degli aventi diritto sono stati trasmessi da lungo tempo. È necessario fare chiarezza per non alimentare dubbi ed evitare rimpalli di responsabilità che non sono utili a nessuno».
«Fin dal febbraio del 2013, come si evince con tutta evidenza dalla documentazione inviata al dipartimento regionale della Protezione civile di Palermo – continua De Cola – sono stati trasmessi gli elenchi con i nominativi dei beneficiari del Cas (Contributo Autonoma Sistemazione). L’ingegner Antonio Cardia, dirigente del dipartimento Protezione civile e difesa del suolo del Comune di Messina, ha esitato tutti gli atti di competenza e i problemi che stanno derivando a tante famiglie non derivano in nessun modo da ritardi, inattività o inefficienza dei nostri uffici».
«La chiarezza in situazioni così delicate – conclude l’assessore – che riguardano peraltro nuclei familiari drammaticamente provati da un’esperienza devastante, è necessaria perché nessuno deve sottrarsi dalle proprie responsabilità. Faremo di tutto comunque per sollecitare la definizione della questione, per non penalizzare ulteriormente le legittime aspettative dei cittadini interessati».
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