Non si placa la polemica sulla festa di compleanno dell’assessore Laura Tringali, che anzi è stata come alimentata dalle sue recenti dichiarazioni. Tanto che, oggi, i consiglieri comunali del PD sono tornati a chiedere con forza che l’esponente della Giunta De Luca lasci Palazzo Zanca: «Riteniamo – hanno scritto – che non sia più accettabile che la Tringali continui nel suo incarico di Assessore alla scuola e che debba dimettersi».
Ma facciamo un passo indietro. Nella giornata di ieri è circolata la notizia di un festeggiamento per il compleanno dell’assessore all’Istruzioni Tringali nella scuola di cui è preside (l’Antonello). Successivamente, l’esponente della Giunta De Luca ha rilasciato delle dichiarazioni alla stampa confermando, di fatto, di aver richiesto al personale della cucina di preparare un dolce e dello spumante per brindare con i colleghi dell’ufficio (circa 15 persone). A seguito di queste dichiarazioni, anche il M5S aveva chiesto le dimissioni dell’Assessore.
Dal canto loro, i consiglieri del PD Gaetano Gennaro, Alessandro Russo, Antonella Russo e Felice Calabrò chiedono, nuovamente, le dimissioni dell’assessore Laura Tringali: «Le parole dell’Assessora hanno certamente aggravato la sua situazione sotto il profilo politico e fatto emergere particolari che potrebbero anche racchiudere i presupposti per essere approfonditi in altra sede. Dalle sue parole, infatti, apprendiamo che eventi di festeggiamento simili a quelli avvenuti per il suo compleanno si sono già più volte verificati in passato, anche allora in contrasto con le norme anti covid-19 vigenti da mesi come si si trattasse di qualcosa di assolutamente normale, soprattutto di questi tempi.
Nonostante tutte le spiegazioni fornite dall’Assessora sulla vicende dei festeggiamenti per il suo compleanno restano ancora parecchi dubbi. La città ancora non ha potuto sapere se le spese per l’allestimento del banchetto siano state a carico dell’Istituto o della festeggiata. Per stessa ammissione dell’Assessora abbiamo appreso che sono state impiegate risorse umane e strumentazioni dell’Istituto scolastico, che normalmente dovrebbero essere utilizzati per l’attività scolastica e non certo per preparare banchetti privati a gratis, anche se la festeggiata è la Dirigente dell’Istituto.
Ci teniamo a ricordare all’Assessora che anche quello di Dirigente scolastico è un ruolo che riveste una rilevanza pubblica e che le risorse dell’Istituto, economiche e non, non possono essere utilizzate per scopi di natura privata. Tutto ciò è ancor più grave se, chi dovrebbe dare l’esempio maggiore essendo a capo della struttura scolastica, riveste contemporaneamente anche un ruolo politico, peraltro sempre inerente al modo della scuola. L’assessora rappresenta le istituzioni, anche quando assolve al suo ruolo professionale e non è accettabile la distinzione che la Tringali artatamente fa tra il ruolo di assessora e quello di Dirigente scolastico.
Le leggi, le norme e il corretto e opportuno comportamento delle istituzioni devono essere stella polare delle figure investite di funzione pubblica a qualunque titolo e in qualunque circostanza esse si trovino ad operare. Non è certo pensabile che, da “semplice” dirigente scolastica, l’assessore si svesta della propria funzione di amministratrice della comunità locale, di fatto accomodando a proprio comodo norme e regole che da incaricata di pubblico servizio deve rispettare e far rispettare sempre.
L’assessora Tringali, infine, lamenta un attacco personale nei suoi confronti da parte di chi, come noi, abbiamo chiesto le sue dimissioni o, comunque, la rimozione dall’incarico assessoriale da parte del Sindaco, del quale registriamo l’assoluto silenzio sul tema.
In verità, non vi è nella nostra richiesta nessun attacco personale, ma solo una posizione politica rispetto ad una vicenda davvero indecorosa, per giustificare la quale sono state rilasciate dichiarazioni ancor peggiori. Considerate le dichiarazioni rilasciate dall’Assessora la strada del “no comment” era più proficua e maggiormente dignitosa.
In ogni caso, ci preme evidenziare alla città che il giudizio politico sull’Assessora non può essere che il più negativo possibile sia perché non riusciamo ad individuare anche solo una cosa di pregio portata avanti dal punto di vista amministrativo da quando riveste il ruolo di Assessore, sia perché la sua figura è balzata all’onore della cronaca politica cittadina solo per episodi come questo del festeggiamento, il che è tutto dire.
Di lei possiamo, per contro, ricordare alla città la confusione in cui si trova il settore scolastico comunale da lei amministrato e come è stata gestita fino ad oggi tutta la fase epidemica nelle stesse scuole cittadine. A maggior ragione, dopo le dichiarazioni odierne (di ieri, ndr) riteniamo che non sia più accettabile che la Tringali continui nel suo incarico di Assessore alla scuola e che debba dimettersi.
Qualora la stessa non dovesse farlo, riteniamo che debba essere il Sindaco De Luca a dimetterla senza indugio. La città di Messina non merita un Assessore che, con grande prepotenza, dichiara di non doversi scusare di niente e con nessuno, nonostante la gravità dell’accaduto. È davvero grave constatare come, dinanzi all’urgenza di chiarezza che si dovrebbe in questo momento alla cittadinanza, si continui a perseverare con un atteggiamento di sottovalutazione dei fatti e di indifferenza nei confronti di chi oggi soffre per gli effetti economici e sociali delle restrizioni anti Covid-19».
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