Il Salina Festival, il festival della musica, per il momento abbandona Expo. E lo fa assieme al Salina doc festival diretto da Giovanna Taviani, al Signum e a Salina Isola Verde.
I tre soggetti, ognuno per il proprio segmento culturale estivo, rappresentavano Salina all’interno del salone Biomediterraneo. Non ci sono le condizioni minime necessarie per restare ad Expo. Le eccellenze di Salina saranno ugualmente presenti a Milano e saranno presentate in un hotel del centro, a Brera.
A partire dalla presentazione del Salina Festival, infatti, che resta fissata per domani venerdì 8 maggio e che assieme alla altre manifestazioni sarà presentata domani a partire dalle 18,30, invece che nel Padiglione Biomediterraneo di Expo, si sposterà tutto nell’albergo del centro:l’hotel Caryle di corso Garibaldi.
Massimo Cavallaro, direttore artistico del Salina Festival, non usa mezzi termini e dichiara: “Non voglio entrare nel merito non conoscendo i fatti specifici. Ma certo il risultato è imbarazzante. La più maestosa e promettente manifestazione mondiale Expo e la Regione Sicilia, cuore del Mediterraneo, non sono stati capaci di fare quello che altri stanno facendo, e cioè aprire il padiglione al pubblico. A dir poco sconcertante. Ci auguriamo che si trovi una soluzione a breve che consenta al grande pubblico di Expo di conoscere le perle del Mediterraneo”.
Il Salina Festival, in programma dal 21 al 26 luglio a Salina, sotto la direzione artistica di Massimo Cavallaro, giunta ormai alla nona edizione, vivrà alcuni momenti all’interno dell’Expo di Milano, anche se in una sede diversa da quella originariamente prevista.
Il festival è promosso e fortemente voluto e sostenuto da quasi dieci anni, soprattutto dall’ amministrazione comunale di Santa Marina Salina, insieme ai comuni di Leni e Malfa, dalla Regione Sicilia e da una rete di sponsor locali.
Domani sarà presentato il programma della prossima edizione alla presenza di diversi ospiti: dal musicista e arrangiatore Ferdinando Faraò, al compositore e cantante Francesco Mazza a Nicolò Leotta, docente dell’Università Milano-Bicocca, partner del Parco Acustico. Nello stesso Padiglione Biomediterraneo, agibilità permettendo, domenica 10 maggio alle 19 è previsto il concerto “Terra che brucia” di Massimo Cavallaro con la “piccola orchestra dei mari”
Ogni anno il festival realizza le sue attività intorno ad un tema. Per l’edizione 2015 il tema è “Appartenenza e Condivisione”: siamo culturalmente il luogo in cui siamo nati e cresciuti, dalla condivisione del tutto, volontaria o necessaria nasce il nuovo”. E tutto si muoverà o trarrà ispirazione dal tema. Con la musica motore trainante in tutte le sue espressioni: dai live, alle proiezioni, dalle installazioni di arte contemporanea, sino al Parco Acustico.
Il Parco Acustico è stato attivato allo scopo di promuovere, educare e incentivare la cultura ambientale con pratiche innovative che sono suggerite dall’ecologia acustica.
Inoltre, in linea con la politica di grande attenzione alla tutela ambientale del territorio, da parte delle amministrazioni locali di Salina, il Salina Festival è la prima manifestazione delle Eolie e della Sicilia che ottempera gli obblighi fissati dal Protocollo di Kyoto per la riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera. Anche quest’anno, Salina Festival, riceverà la certificazione “100% energia pulita” di Multiutility. I consumi elettrici di Salina Festival 2015 saranno infatti certificati immettendo nella rete elettrica nazionale il fabbisogno energetico stimato per i giorni della manifestazione, di energia proveniente da fonti rinnovabili.
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