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Ex Hotel Riviera, siglata la vendita all’Università di Messina: ecco cosa diventerà

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L’Università degli Studi di Messina ha acquistato l’ex Hotel Riviera dalla Città Metropolitana: la struttura, da tempo oggetto di aste andate a vuoto, diventerà un complesso residenziale per gli studenti fuori sede. Soddisfatto, il sindaco Cateno De Luca: «Finalmente si chiude la vendita di un bene che è costato all’ex Provincia circa 20 milioni di euro e che è rimasto inutilizzato per 30 anni».

Capitolo chiuso, quindi, per l’ex Hotel Riviera? Sembrerebbe di sì. Dopo la proposta presentata (e poi ritirata) dal Gruppo Franza nel 2016 e, successivamente, l‘ipotesi dell’acquisto da parte di Arisme (l’Agenzia per il risanamento di Messina), alla fine il bene di proprietà della Città Metropolitana va all’Università. L’atto di vendita è stato siglato ieri, 25 ottobre, al Rettorato, alla presenza del notaio Alessia Marsiglio, dal dirigente di Palazzo dei Leoni Salvo Puccio e dal rettore Salvatore Cuzzocrea, per un importo di 3.600.000 euro. Presenti anche il Sindaco della Città Metropolitana Cateno De Luca, il Prorettore vicario Giovanni Moschella e il Direttore generale dell’Ateneo, Francesco Bonanno.

L’ex Hotel di viale della Libertà si prepara quindi a una serie di interventi di ristrutturazione che lo renderà adatto ad ospitare egli studenti fuori sede iscritti all’Università di Messina che, alloggiando lì, si troverebbero a due passi dall’imbarcadero della Caronte&Tourist e dalla fermata del tram che li può portare verso i Dipartimenti UniMe situati in centro o all’Annunziata. La struttura, di1200 mq, è suddivisa in 6 elevazioni, oltre al piano terra, compresi tre locali commerciali e una terrazza.

«Finalmente – ha commentato il sindaco metropolitano, Cateno De Luca – si chiude con la cessione all’Università di Messina dell’hotel Riviera la vendita di un bene che è costato all’ex Provincia circa 20 milioni di euro e che è rimasto inutilizzato per 30 anni durante i quali ha subito un deprezzamento e ha costituito un pericolo per la pubblica incolumità. Con la strategia di valorizzazione che abbiamo portato avanti si è trovata un’intesa con l’Università di Messina che lo destinerà a residenza per gli studenti fuori sede. L’immobile resterà in mano pubblica per cui anche la differenza di valore tra acquisto e attuale vendita, asseverata dagli organi preposti, non genera alcun danno per le casse pubbliche perché è stato un passaggio tra enti pubblici e avvalora la nostra strategia di valorizzazione messa in atto. Ringrazio il Rettore e tutti gli organi decisionali dell’Ateneo peloritano per aver accolto la proposta ed averla trasformata immediatamente in intesa».

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