«La città sarà coinvolta nel processo di riqualificazione dell’ex Fiera e del waterfront». È quanto comunicano in una nota i deputati regionali del M5S Valentina Zafarana e Antonio De Luca, che intervengono nel dibattito sulle sorti della cittadella fieristica, ribadendo il loro supporto all’operato del presidente dell’Autorità Portuale di Sistema Mario Mega, «il quale ha ampiamente dimostrato un proficuo atteggiamento di apertura al dialogo costruttivo con la cittadinanza messinese e con tutte le istituzioni coinvolte».
«La riqualificazione del quartiere fieristico e la valorizzazione delle bellezze paesaggistiche del nostro fronte a mare devono essere strumento propulsivo per lo sviluppo del tessuto economico cittadino, restituendo al contempo alla città quelle porzioni di territorio a lungo negate. Quello in itinere – spiegano – è un progetto che riguarda tutto il lungomare cittadino, dal Baby Park alla Zona Falcata, passando per la Rada San Francesco: una preziosa porzione di territorio da ripensare come un tutt’uno, da destinare ad usi e approcci differenziati, ad attività turistiche, commerciali, culturali, connesse al crocierismo e al diportismo, che consentano una svolta economica e occupazionale al territorio messinese. Vogliamo credere che nessuno desideri “bloccare” o “rallentare” ulteriormente il recupero e lo sviluppo di una porzione così importante della città, determinando tra l’altro il protrarsi dell’attuale insopportabile assetto. Il Movimento 5 Stelle già nel passato si è distinto per essere stata l’unica forza politica che chiedeva a gran voce il coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte strategiche di pianificazione della città, comprese quelle dell’Autorità Portuale. Questo modus operandi, che è da sempre nostra nota distintiva, ci è stato assicurato dal Presidente Mega, verrà garantito anche in questo processo, almeno nelle aree in cui non insistano programmi in fase avanzata».
«In queste settimane – proseguono – abbiamo letto tante inesattezze e siamo francamente sorpresi dalle prese di posizione ad orologeria di chi si accorge solo adesso di ciò che è contenuto nel Piano Regolatore Portuale o delle condizioni della Falce o di qualsiasi altro aspetto che riguardi la pianificazione di tutte quelle aree della città sottratte da troppo tempo ai cittadini, un’occasione persa anche dal punto di vista turistico ed economico. Addirittura si è sentito in diritto di “dare lezioni” anche chi fino a qualche anno fa esultava per l’accorpamento dell’Autorità Portuale di Messina con Gioia Tauro. Rivendichiamo con orgoglio di essere riusciti a fermare quel progetto suicida, grazie al governo Conte, istituendo l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto e difendendo Messina dall’ennesimo scippo. Adesso è giunto il momento di “costruire” e chi vorrà offrire contributi in tal senso sarà sempre ben accetto».
«Con il Presidente Mario Mega – concludono i deputati – il dialogo è sempre stato improntato alla massima trasparenza e al perseguimento di obiettivi di alto profilo, nell’interesse esclusivo della città. Ormai da mesi è in corso una vera e propria rivoluzione e questo probabilmente fa storcere il naso a qualcuno che era abituato diversamente. È stata anche avviata una proficua interlocuzione per giungere alla programmazione delle modalità di coinvolgimento della cittadinanza, che potranno spaziare da semplici incontri a concorsi di progettazione, per definire insieme il modo migliore di fruire delle aree in questione».
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