L’obiettivo non è fermare lo sport ma far pesare meno i costi degli impianti sulle casse del Comune: così l’ex assessore della giunta Accorinti Sebastiano Pino, spiega le motivazioni che hanno portato all’aumento delle tariffe per l’utilizzo della piscina Cappuccini.
La questione è salita agli onori della cronaca questo sabato 20 ottobre quando, durante una conferenza stampa convocata appositamente, le associazioni sportive dilettantistiche di Messina, hanno segnalato un aumento del 600% delle tariffe per l’utilizzo dell’impianto.
Lo scorso aprile, ha spiegato Pino, l’Amministrazione allora in carica ha approvato una delibera che prevedeva l’aumento delle tariffe per l’utilizzo della Cappuccini, adeguandole a quelle della piscina Campagna (la piscina comunale, ndr) già concordate nel 2016 con la Federazione Italiana Nuoto (FIN), e, in generale, alle quote medie che ad oggi si pagano negli impianti comunali siciliani.
Tale misura, ha spiegato l’ex Assessore, è stata pensata per ridurre le spese a carico delle casse comunali, che ammontavano al 95% dei costi delle utenze – gas, luce e acqua – e per consentire il progressivo passaggio della gestione alla Waterpolo, siglato con la transazione del febbraio 2018.
Entro una decina di giorni è previsto l’incontro tra la Giunta De Luca e le associazioni di nuoto e pallanuoto per discutere di questo aumento, ma, intanto, l’ex assessore allo Sport Sebastiano Pino ha inviato una nota in cui spiega le motivazioni della delibera e in cui sottolinea come il provvedimento influisca non solo sulla piscina Cappuccini ma anche sul Canone per i Concerti allo Stadio Franco Scoglio.
Pubblichiamo in maniera integrale la nota dell’ex assessore Sebastiano Pino.
«In merito alle polemiche sull’aumento delle tariffe della piscina Cappuccini si ritiene utile, per completezza di informazione, precisare quanto segue – ha esordito. Con la delibera di Giunta in questione, la n. 222 del 24 aprile 2018, vengono rimodulate le tariffe per la piscina Cappuccini, che risalivano al lontano 2002, per equipararle alle tariffe in vigore da Gennaio 2016 nella piscina Campagna».
«Le tariffe applicate ai fruitori della piscina Campagna – ha proseguito – gestita dalla Federazione Italiana Nuoto, sono state concordate nel 2016 con la stessa Federazione sulla base delle tariffe medie applicate nelle altre piscine comunali della Sicilia. Con la Federazione Nuoto era stato inoltre concordato che le Società sportive avrebbero fruito di uno sconto sulle nuove tariffe, per la loro attività sportiva. Le stesse agevolazioni erano state previste per la piscina Cappuccini.
«La delibera di rimodulazione ed adeguamento delle tariffe – ha aggiunto – segue e completa la delibera di Giunta n. 89 del 20 febbraio 2018 che approva la transazione con la Waterpolo che si inquadra nella politica di riduzione dei costi a carico del Comune nella gestione degli impianti sportivi comunali. È bene ricordare che la vecchia convenzione per la gestione della piscina Cappuccini, del 2011, poneva a carico del Comune il 95% dei costi delle utenze (gas, luce ed acqua)».
«Con la transazione – ha specificato Pino – viene aumentata la quota a carico del gestore portandolo subito al 10% e nei successivi 2 anni al 36%, stessa percentuale prevista per la piscina Campagna e per i due stadi comunali. Inoltre, vengono posti a carico della Società Waterpolo tutti i costi per la messa a norma dell’impianto sportivo quantificati in circa 480.000 euro».
«Le due Delibere citate, assieme ad altre misure seguono una logica di riduzione dei costi per il Comune e di eliminazione di alcune situazioni veramente scandalose che ponevano a carico del Comune quasi tutti i costi di gestione – ha concluso l’ex Assessore. Significativo il fatto che con la stessa Delibera vengono aumentati in modo consistente i canoni per i Concerti allo Stadio Franco Scoglio, un altro importante passo in favore delle casse comunali».
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