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Evasione tributi. Gioveni: “Intensificare i controlli e rafforzare il personale”

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Una “svolta” nella lotta all’evasione, è questa la richiesta del consigliere comunale, Libero Gioveni, al sindaco, Renato Accorinti, l’assessore alle politiche finanziarie, Guido Signorino, l’assessore al personale, Nina Santisi, al direttore generale del Comune, Antonino Le Donne, e al dirigente al Dipartimento Tributi, Romolo Dell’Acqua.

“Se da un lato il Dipartimento Tributi per il Comune di Messina rappresenta il cuore pulsante della macchina amministrativa – afferma Gioveni – perché permette di riscuotere le preziosissime entrate per l’Ente, dall’altro è abbastanza noto il fatto che, nonostante gli sforzi compiuti negli anni dal Dirigente, l’evasione sui tributi ha sempre toccato livelli altissimi, con tutte le conseguenze che questa comporta, sia per lo stesso Ente, sia per quei cittadini onesti contribuenti che invece le tasse le hanno sempre pagate”.

“In un momento in cui, purtroppo – prosegue – , appunto questi ultimi contribuenti si ritrovano immersi in una pressione fiscale forse senza precedenti, appare decisamente ingiusto che, per esempio, i 42 milioni di costi sulla Tari debbano essere ripartiti solo sui cittadini censiti all’anagrafe tributaria oppure su chi ha sempre stretto la cinghia per essere in regola con i pagamenti”.

“Occorre quindi trovare o intensificare dei sistemi “ad incrocio” che finora – spiega – , seppur il ridottissimo personale del Dipartimento Tributi ha fatto del proprio meglio, non ha prodotto ancora i risultati sperati”.

“A molti cittadini, per esempio – continua Libero Gioveni – , sorge spontanea la domanda: se chi paga la TASI o l’IMU significa che si è proprietari di un appartamento, come si può, quindi, per quello stesso appartamento, non pagare la TARI? Naturalmente questo è solo un esempio di verifiche o controlli incrociati che, grazie ai sistemi informatici di oggi non costituirebbe certamente impresa ardua attuare, se solo però il Dipartimento fosse messo in grado di farlo con personale numericamente adeguato”.

“D’altronde – sottolinea – , in questo senso un esempio pratico lo abbiamo avuto quando il personale della ex Feluca venne utilizzato nel mese di aprile 2014 per svolgere il servizio di accertamento delle morosità in tema di ICI-IMU e TARES, producendo in poche settimane avvisi di accertamento per un totale di potenziali entrate per l’Ente di circa 2 milioni di euro”.

“Si rende, pertanto, necessario e urgente – evidenzia Libero Gioveni – , se davvero si vuole dare una svolta in tema lotta all’evasione, prendere atto dell’allarme lanciato in più occasioni anche in Commissione Bilancio dal Dirigente del Dipartimento, ossia che diventa improcrastinabile aumentare il personale che, occorre ricordare, è composto solo da una ventina di dipendenti, la maggior parte dei quali persino contrattisti”.

Pertanto, il consigliere comunale, Libero Gioveni, chiede di sapere “come intendano agire concretamente per combattere l’evasione sui tributi e aumentare conseguentemente le entrate per l’Ente e se, a fronte di ciò, intendano venire incontro alle esigenze primarie del Dipartimento Tributi, adottando dei provvedimenti di trasferimento del personale da altri Dipartimenti, anche momentaneamente di carattere provvisorio, al fine di imprimere la necessaria svolta nelle procedure di riscossione dei tributi, nel rispetto anche e soprattutto di chi si è sempre dimostrato ligio al dovere di onesto contribuente”.

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