Emergenza rifiuti. Gioveni: “Chiederò il ‘danno ambientale’ all’Asp”

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“Se i servizi di igiene cittadina non vengono garantiti adeguatamente a fronte dei ‘sacrifici’ economici richiesti ai contribuenti, la Tari rischia di diventare un ‘furto legalizzato'”. Così il consigliere comunale, Libero Gioveni, denuncia la situazione di degrado ambientale delle strade cittadine, insistente ormai da giorni.

“Messina – spiega Gioveni- è  nuovamente sommersa dai rifiuti e le temperature più miti di questi giorni rendono ancor più gravi le condizioni igienico-sanitarie, senza considerare lo scabroso scenario offerto ai primi turisti, dopo la brevissima e bella parentesi del Giro d’Italia. Ai cittadini non si può chiedere di pagare un servizio che non funziona come dovrebbe, tutti i giorni”.

“Se entro la fine della settimana – conclude Gioveni- l’emergenza non rientrerà, chiederò personalmente all’Autorità Sanitaria, di riconoscere e certificare il ‘danno ambientale’ così come abbiamo previsto in Consiglio comunale, approvando il regolamento Iuc, che prevede, in questi casi, il pagamento del tributo da parte dei soggetti coinvolti nella misura massima del 20%. Di alibi e di tempo, la nostra Amministrazione, ne ha avuti a iosa, ma è giunto il momento di tirare le somme attribuendo, con atti precisi, da un lato le responsabilità e dall’altro il risarcimento, sempre più dovuto”.

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  1. da alcuni giorni mi sorge un dubbio ,ma che per me è certezza,l’assessore al ramo spesso nelle sue dichiarazioni annuncia che stanno procedendo con urgenza a svuotare i cassonetti,rimandando a tempi più lunghi la raccolta nelle discariche abusive.Ho notato che in alcuni punti della città all’improvviso e in zone popolari di alta densità abitativa hanno eliminato i cassonetti con la scusante che venivano bruciati ,ma visto che la cittadinanza accumula nello stesso punto i rifiuti hanno così la possibilità di dichiararla discarica abusiva,mi sembra un atteggiamento alquanto contorto e credo di bassa lega amministrativa ,che non avvicina sicuramente il cittadino alle istituzioni che devono sicuramente reprimere ma anche e soprattutto assicurare un servizio che paghiamo a caro prezzo.

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